SETTIMA PUNTATA DI RADIO LISSA: È LECITO CONCEDERE 6,3 MILIARDI DI € ALLA FCA MENTRE MOLTE PMI SONO ANCORA AL PALO E GLI INFERMIERI NON HANNO RICEVUTO NESSUNA GRATIFICA ECONOMICA PER LA GESTIONE DEL COVID-19?
Il fatto che la FCA abbia chiesto, in base al Decreto Liquidità per le grandi imprese, 6,3 miliardi di Euro in prestito al Governo italiano è grave. Una simile richiesta è vergognosa, poi, nella misura in cui la FCA non è più la FIAT – cioè non è più una grande azienda italiana che produce per il 90% in Italia garantendo così, tra produzione diretta e indotto, enormi entrate per il nostro fisco, una quantità esagerata di posti di lavoro nonché un benessere diffuso – ma è una comune multinazionale con la sede legale in Olanda, il domicilio fiscale in Gran Bretagna e molte produzioni negli Stati Uniti.
Questa richiesta è ancor più stridente se si osserva in controluce la situazione delle tante PMI italiane ridotte praticamente al lastrico da un Governo imbelle e totalmente filoeuropeista o se si odono le proteste dei tanti lavoratori siano essi in cassa integrazione, che ad oggi non ancora hanno visto il becco di un quattrino, così come gli occupati, che nel caso degli infermieri, ad esempio, a fronte di un impegno onerosissimo nella lotta al Covid-19 hanno ricevuto dalle istituzione una stretta di mano e nulla più. Certo, se la FCA trasferisse la sua sede legale in Italia, così come il proprio domicilio fiscale e il 90% della propria produzione, avrebbe diritto a ponti d’oro, ma siccome così non sarà, non si capisce perché per gli imprenditori italiani che vogliono crescere ed investire nel nostro Paese il Governo non garantisca ugual misura di questi privilegi.
Senz’altro perché siamo nell’Unione Europea e lo scopo precipuo di questa organizzazione è quella di smobilitare e fagocitare l’industria italiana, non certo quella di farla crescere e diventare leader mondiale.
E siccome questo noi lo sappiamo, gridiamo ancor più forte per far uscire l’Italia da questa gabbia di matti!
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