LA POLTRONA DELLA AZZOLINA INIZIA A TRABALLARE
Il Governo potrebbe cadere sul Decreto Scuola? Mai come in questo momento la poltrona del Ministro della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina appare traballante e incerta e le sue sorti potrebbero avere ripercussioni sulla tenuta del Governo.
Quali sono le motivazioni di questa probabile debacle?
In pole position la questione dell’assunzione dei precari storici della scuola.
In questi giorni sono stati banditi in Gazzetta Ufficiale i concorsi ordinari e straordinari per assumere i futuri docenti italiani. Tali bandi concorsuali sono stati voluti dal Ministro per sanare la preoccupante mancanza di insegnanti nelle scuole, a seguito di migliaia di pensionamenti. Ma nell’attuale momento storico, qualsiasi concorso, rischia di non garantire insegnanti in tempo utile per il rientro a scuola a settembre 2020, a causa dell’impossibilità a svolgerli in sicurezza per i regolamenti imposti dai decreti sicurezza (vedi emergenza Covid-19).
Il Senatore Mario Pittoni, all’opposizione, nelle fila della Lega, suggerisce al Ministro che “L’unica strada percorribile … (è quella di) … un grande piano di stabilizzazione ricorrendo ad un concorso per titoli”.
Anche i sindacati bocciano l’idea del “concorsone a quiz” voluto dal Governo e protestano per il mancato confronto sulle diverse tematiche che riguardano i lavoratori della scuola.
Maddalena Gissi, segretario nazionale della Cisl Suola, addirittura è arrivata ascrive al premier Giuseppe Conte non ritenendo più il Ministro Azzolina una interlocutrice affidabile.
Intanto sui social montano diverse proteste, da parte dei precari storici, un esercito di oltre settecentomila docenti, tutti contro l’operato e le scelte del Ministero.
A preoccupare la situazione, alcuni partiti alleati della maggioranza. Alcuni Senatori di Leu e PD stanno facendo un insolito pressing sulla Ministra affinché riveda alcune scelte effettuate. Ma alcune dichiarazioni di esponenti dei Cinque Stelle, in queste ore, non accennano né ad un ripensamento né ad un cambio di rotta.
Insomma, a dirla tutta, a difesa di Lucia Azzolina è rimasto, in questo momento, soltanto il M5S.
Forza Italia si posiziona tra i partiti più duri contro Lucia Azzolina, infatti, nel corso de ‘L’intervista’ di Maria Latella su Skytg24, l’ex Ministro Maria Stella Gelmini ha mosso forti critiche sull’operato del titolare di Viale Trastevere.
L’epilogo di questo ingarbugliato scenario avrà luogo martedì quando, riprenderanno i lavori della Commissione Cultura del Senato e si dovrebbero esaminare alcuni emendamenti finalizzati ad approvare:
- Una procedura concorsuale per soli titoli;
- L’aggiornamento delle graduatorie d’istituto;
- Una soluzione politica ai contenziosi in atto riguardo l’ultimo concorso per Dirigenti Scolastici.
Sicuro è, che, se questi emendamenti dovessero essere approvati con il voto favorevole della Lega e di pezzi della maggioranza, la situazione politica imploderebbe e la Ministra potrebbe essere costretta a fare le valigie. Oltretutto uno degli emendamenti in discussione la riguarda in prima persona. Infatti, nel lontano 2017, pur essendo componente della Commissione cultura alla Camera dei Deputati e Sottosegretario di Stato al MIUR, l’allora Onorevole Azzolina partecipò al concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici, superando le prove concorsuali. L’emendamento in questione propone di mettere fine alle controversie insolute, seguite dopo la clamorosa sentenza di annullamento da parte del TAR Lazio, lo scorso 2 luglio, nei riguardi del concorso in esame. In attesa della pronuncia del Consiglio di Stato, i ricorrenti tentano di risolvere per via extra giudiziale la controversia, chiedendo alla politica di approvare un emendamento al D.L. Scuola dell’8 aprile 2020, n. 22.
Ludovica Di Renzo
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