E ANGELA MERKEL ORDINO’: IN MANICOMIO GLI OPPOSITORI DEGLI ARRESTI DOMICILIARI DI MASSA.

“Niente sarà come prima”: più che una rammaricata e pessimistica constatazione fatta da diversi esponenti dell’ establishment, la frase suona come una minaccia. Non solo in Italia, anzi altrove direi che siano già in fase avanzata.

Nel giorno di Pasqua, l’ avvocatessa Beate Bahner, con studio nella ridente cittadina universitaria di Heidelberg, è stata arrestata dalla polizia con metodi, sembra, alquanto rudi e brigativi, e internata per alcuni giorni in un reparto psichiatrico di ospedale. Si era gravemente “compromessa”, diremmo noi in Italia, ma come? Difendendo narcotrafficanti facenti spola tra Colombia o Messico, e la Germania? O magari accusando Frau Merkel di chissà quali abusi? Assolutamente no, nell’ attività professionale della legale sudtedesca non vi sono assolutamente patrocini disinvolti, o esposti temerari contro chi conta; in ogni caso, tutto ciò rientrerebbe pur sempre nella liceità professionale.

L’avvocato Bahner, specialista in problematiche sanitarie, ha invece osato inoltrare un esposto alla magistratura costituzionale tedesca, avanzando una ipotesi di illegittimità del lock down pandemico per violazione multipla di diritti di libertà fondamentali, riconosciuti dalla costituzione germanica. In verità, tale ricorso fu “ovviamente” respinto sbrigativamente nel giorno del venerdi’ santo (quello dei “nomi e cognomi” di Conte)  , ma in modo abbastanza asettico contestando la genericità degli addebiti verso il governo federale.  La Bahner era velocemente assurta (anche per la bulimia massmediatica di popoli agli arresti domiciliari) a leader dell’ “anticoronoia”, bizzarro neologismo ancora ignoto in Italia, che indica l’ avversione alla fobia da contagio di Corona virus.

E le avevano anche bloccato il sito Internet su iniziativa della polizia, pur riaprendolo giovedì (un giorno prima del rigetto del suo ricorso) dietro numerose proteste tra cui quella dell’ accademico della Berlin school of economics and law Niko Haerting per cui ciò configurava “una totale violazione dei poteri di cui dispone la polizia”.

Sembrava che la generosa legale potesse, messa l’ anima in pace per la sconfitta giurisdizionale, passare una tranquilla Ostern ( Pasqua in tedesco). Così non è stato assolutamente: domenica alle 19 invia un messaggio vocale a un familiare in cui confessa il suo panico per il sentirsi sotto assedio, chiama la polizia e questa arresta invece lei in malissimo modo, a suo dire : mani ammanettate dietro la schiena, e sbattuta a terra. In clinica psichiatrica a Heidelberg, isolamento e pasti serviti sul pavimento.

Probabilmente, solo il famoso “assembramento” all’ esterno di oltre cento persone (tutte rigorosamente senza mascherina) l’ ha salvata da una sorte oscura e imprevedibile. E’ stata liberata mercoledì, e ha tenuto un discorso di ringraziamento a chi non l’ ha lasciata sola abbracciando (ma è matta?…) i presenti.

Per il Sistema è una complottista o peggio, appunto una “matta”: per noi è, purtroppo una conferma di quanto andiamo sostenendo, ma anche, grazie a Dio, un esempio di resistenza umana prima che politica e ideologica.

In quanto all’ accusa di follia, pur non conoscendo personalmente la signora in questione e non essendo uno psichiatra, credo che parlare di ciò in questa situazione generale, non abbia proprio senso; e poi, probabilmente, per qualcuno “matti” siamo anche noi.

A.Martino      

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *