NELLA PRIMA AGGHIACCIANTE PASQUA DEI ROCKFELLER E DI SOROS, NON VOLANO SUGLI ITALIANI DOLCI COLOMBE MA INCOMBONO ELICOTTERI E DRONI
Che razza di Pasqua! Caccia all’italiano evaso (no, non evasore: evaso…).
Una mobilitazione mai vista di elicotteri, droni, forze di terra ; le file di autovetture delle truppe di assalto dei vacanzieri (o gitanti di Pasqua e Pasquetta) respinte ai caselli autostradali e agli innesti sulle statali, ma che riuscivano a infiltrarsi in ragione di una su tre o quattro (essendo ovviamente impegnate le pattuglie di polizia nel respingimenti di una o al massimo due). Per poi ovviamente incappare in un’ altro posto di blocco. I giornalisti e le giornaliste televisivi di sistema hanno un’eccitazione quasi erotica nel propinarci immagini di agghiacciante desolazione, il loro sadomasochismo è allucinante: tangenziali deserte come in un film sul day after, le piazze più belle del pianeta terrificanti nella loro desertificazione al cento per cento su cui qualche candido ottimista non so se in buona fede o per dovere d’ ufficio fa sventolare un povero tricolore o fa risuonare le note di Fratelli d’ Italia. Ma perché ci si ostina a spacciare il lutto per festino, il funerale per battesimo, o la cartella esattoriale per prima comunione?
Da giorni prima, e tuttora, forze dell’ordine all’ inseguimento di runners totalmente solitari sulla spiaggia come a Pescara; pensionati in cammino su un lido veneto sovrastati dall’ uragano di sabbia e acqua provocato dalle pale di un elicottero ; escursionisti in ritiro su eremi della Majella segnalati da un sindaco solerte e denunciati e allontanati, col pessimo souvenir di un verbale di polizia giudiziaria. Poveri genitori che osano far prendere una boccata d’ aria a un figlio “speciale” sono fatti oggetto di insulti e minacce. Non così è per i proprietari dei cani ; per ventisette anni abbiamo avuto in famiglia dei cani, mi pento di aver appeso al chiodo guinzaglio e osso di gomma. D’ altronde, sono stati fermati e sanzionati anche alcuni parlamentari nonostante le più ampie e costituzionali garanzie sull’agibilità di spostamento e di ispezione dei rappresentanti del popolo. Della sospensione del culto di Dio, protratta fino al giorno più sacro dei cristiani, noi de L’ Ortis abbiamo parlato ampiamente.
I radical chic poi, sono pronti, con il loro apparente progressismo da catechisti del Pensiero Unico, a sposare sempre e comunque le ragioni del Potere e del sistema. Sentite l’ invettiva di Alessandro Gassmann verso i “delinquenti” incolonnati sulla Pontina soggetti ai controlli : “ Questi individui in fila per andare al mare a sud di Roma allungheranno i tempi di uscita dalla fase uno di contenimento del virus”.
Pronti a sposare sempre e comunque le ragioni del Potere e del sistema, specie se si tratta dei propri connazionali: anzi in tal caso, quante prediche vuoi sulle “regole”, sulla “legalità”. Per quanto riguarda gli immigrati irregolari, nessun controllo, vadano a spasso come pare giacché non hanno “fissa dimora”,anzi il ministro Teresa Bellanova propone una maxisanatoria per seicentomila onde salvare la nostra agricoltura.
Comunque, l’ autoritario per caso Gianantonio Stella sul Corriere rimprovera il governo di non usare abbastanza le maniere forti : “basterebbe dire: non c’è scelta, è la legge”.
Però qualcuno ben più autorevole di noi, come Il dubbio (rivista dell’ ordine degli avvocati quindi dei colleghi di Conte) inizia, a firma del grande costituzionalista Sabino Cassese, ad avanzare dubbi sulla legittimità della sospensione multipla di tanti diritti costituzionali fondamentali, e su questo “stato di guerra” che sarà pure una emergenza sanitaria inedita, ma che guerra non è se non per espediente retorico; e sull’ apparente sconfinamento di atti del Presidente del Consiglio dei Ministri nella sfera del Presidente della Repubblica.
Nel mio ultimo articolo ho adombrato legittimi, non paranoici ma puramente razionali, sospetti sulla genuinità del dipanarsi di questa pandemia. Una cosa è sicura: sta agli atti di realtà come quella della Fondazione Rockfeller una forte capacità di previsione di quanto è successo, e una capacità di suggerimenti della gestione che vediamo molto, ma davvero molto, eseguiti.
Il governo , nonostante le promesse di un “rilascio” degli italiani al quattro maggio è molto reticente su un vero ritorno alla normalità, e non è affatto d’accordo sulla fuga in avanti che alcune regioni piccole e praticamente senza più contagi (Basilicata, Molise) o la Lombardia vorrebbero compiere. Forse c’è una road map che non conosciamo, che non possiamo conoscere?
Sta di fatto che certe dinamiche della farraginosa “ripartenza” sono singolari. Ad esempio : non si parla per nulla ancora delle chiese, e cinema e teatri sembra che riaprano addirittura a dicembre. Massima priorità alle librerie,ovvero: Netflix e cinema on demand ballano sulla tomba del grande schermo, le due famiglie proprietarie delle massime catene editoriali e commerciali italiane ringraziano con par condicio per il cosiddetto centrodestra e per il cosiddetto centrosinistra, ancora un po’ di tempo per educare il popolo a pregare nel cesso come dice Fiorello e a dimenticarsi le chiese.
E per la Libertà in genere? Boh, chissà cosa decideranno Giuseppi e l’Istituto superiore di Sanità!
A.Martino
Lascia un commento