UN SALVAGENTE DI CEMENTO … IL M.E.S.

Chi mai lancerebbe ad un naufrago, in difficoltà tra i flutti ed i marosi, un salvagente di cemento? Nessuno!

Se lo afferrasse il naufrago sarebbe condannato a morte certa, verrebbe trascinato inesorabilmente in fondo al mare.

Questa metafora ben descrive la situazione dell’Italia. In difficoltà economica a causa delle misure anti-contagio prese per l’epidemia di covid-19, che di fatto hanno bloccato la quasi totalità delle attività produttive, chiede aiuto all’U.E. e questa ci lancia un salvagente di cemento, il M.E.S., un rimedio che sarebbe di gran lunga più pernicioso del male stesso.

Per semplificare al massimo, la situazione è messa in questo modo: vuoi aiuto? Bene. Te lo diamo, ma con i soldi che devi prendere a strozzo. Non c’è altro da dire. I fatti sono questi e sono incontrovertibili.

Hai voglia a dire che le condizioni saranno meno onerose, che questo è un M.E.S. light, come se l’altro facesse venire solo il colesterolo. E’ un ulteriore indebitamento regolato dal diritto internazionale: crediti privilegiati che faranno svalutare la restante parte del debito italiano.

Dalla trappola del debito non si esce più: i sicari dell’economia ci propongono un suicidio, poiché il 70% del nostro debito è in mani italiane.

Per noi italiani l’U.E. funziona così; quando devi dare ti fa cacciare fino all’ultimo centesimo, e noi diamo da sempre, ma quanto devi avere scompare, semplicemente non esiste. Ora finalmente è chiaro a tutti, tranne che a quelle anime belle del PD.

Inutile invocare la solidarietà europea. Inutile sottolineare i valori nobili su cui essa si fonda. Quando mai si sono visti questi valori? Quando mai sono stati messi in pratica? Andate a chiedere alla Grecia cosa pensa in merito.

In questi tempi sono  emerse in maniera incontrovertibile le due visioni etiche profondamente diverse, che cercano vanamente di convivere in questa pseudo unione, che sarebbe più giusto chiamare di separati  in casa: l’organicismo cattolico dei paesi mediterranei e la visione sociale di Hobbes in uno al libero esame dei protestanti.  La Francia cerca di mediare, essendo divisa tra il cattolicesimo ed il suo  retaggio ugonotto.

E’ brutto dirlo, ma quale aiuto ci possiamo aspettare dagli olandesi, dediti al mercimonio delle carni, al commercio delle droghe ed in tempi passati anche al traffico degli schiavi? Nessuno. E non perché siano cattivi, anzi, ma perché quello è il loro habitus mentale.

Come far accettare a frau Merkell la condivisione del debito  quando  per debito e colpa in tedesco si usa lo stesso vocabolo (shuld) e pertanto  per lei è anche eticamente insostenibile?

Sono cattivi i tedeschi? No, ma  sono fatti così e sono diventati tali dal lontano 1517, quando Martin Lutero affisse le 95 tesi “Disputatio pro declaratione virtutis indulgentiarum” alle porte della chiesa del castello di Wittenberg.

Dobbiamo essere consapevoli di questo e fare una volta tanto anche noi un ragionamento di tipo “marginalista” e chiederci che vantaggio traiamo dallo stare con questa compagnia malvagia e scempia? La domanda è retorica e scontata la risposta: nessun vantaggio. Ancora oggi, pur avendo adempiuto con diligenza a tutti i diktat impostici, non abbiamo recuperato il PIL del 2008.

E’ un colloquio tra sordi e quindi inutile. L’ex, devo dire molto ex, avvocato del popolo Giuseppe Conte, con grande riguardo definisce il M.E.S. uno strumento inadeguato.

Caro avvocato, il M.E.S. è una schifezza che gli italiani non  meritano, che i nostri giovani non  meritano, ma non lo si può dire apertis verbis, poiché tu governi con il partito che il M.E.S. ha votato ( a dire il vero anche Forza Italia e forse è per questo che i suoi esponenti fanno i pesci in barile) e finanziato.

E’ giunto per i nostri politici il momento della fermezza: esse non videri!

Raffaele SALOMONE-MEGNA

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