SULLE PIAZZE D’ITALIA DESERTE SI SPEGNE LA LIBERTA’. VA TUTTO BENE?

Esempio di fake news, in questo caso reale, e di blasonati interpreti di sistema : “ l’ esempio italiano di lock down (poco elegantemente tradotto in italiano corrente, arresti domiciliari e blocco delle attività) è stato subito copiato all’ estero. Falso: ciò è vero solo relativamente alla Spagna, qualcosa di simile si ha solo in Francia con deli alleggerimenti per cittadini e soprattutto imprese.

Significativo : Spagna e Italia sono attualmente retti da governi di “sinistra” (si fa per dire), dall’ autoritarismo latente in salsa eurotecnocratica.

Occorre che qualcuno abbia il coraggio di fare certe osservazioni, incurante di apparire “un matto”: io sottoscritto Antonio Martino, di Pescara, ci metto personalmente la faccia, e non pretendo nemmeno che L’ Ortis condivida in toto le mie argomentazioni e constatazioni. Comunque sia, gente come noi ha la santa faccia tosta di affermare sic et simpliciter che la Patria abbisogna di uscire dall’ euro, dall’ Europa e di allearsi con la Russia di Putin. Di farlo con moderazione, senza isteria e insulti e senza dare il destro a persecuzioni (sappiamo benissimo di essere nel mirino) , ma come potremmo tuonare e predicare contro il Pensiero Unico e le sue veline se ad esso ci accodassimo in questo storico snodo fondamentale, con pigra acquiescenza mentale e per quieto vivere?

Una premessa : diamo atto al Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte di trovarsi a gestire uno dei tre o quattro momenti più critici per l’ Italia, dalla sua sussistenza come stato unitario. Criticare, comunque sia, è sempre più sempre più facile che governare in circostanze da far tremare i polsi: e il modo migliore per non sbagliare, è non fare; il che, date le circostanze, è tragicamente impossibile. Ma non possiamo farci nulla se egli si trova su quella poltrona, e noi con il nostro impegno.

Detto questo, e senza giri di parole, questa specie di coprifuoco è una mostruosità giuridica, umana, economica. Forse era sensato anche prima della seconda decade di marzo, ma per sette o dieci giorni. Questi sette o dieci giorni sarebbero serviti alla macchina statale per approvvigionare i cittadini (ogni singolo cittadino dai neonati ai centenari) di un set di dispositivi di protezione individuale antivirale pro capite rinnovabile periodicamente, da acquisire non dico nemmeno gratuitamente, ma da comprare mediante strisciatura delle barre del tesserino sanitario (una sola strisciatura) non ripetibile prima del consentito.

Senza tale equipaggiamento, nessuno avrebbe potuto e dovuto andare in giro, pena anche l’ arresto immediato, l’ ergastolo, la pena di morte o non so cosa, ma l’ Italia non andava fermata così. Da questa apocalisse economica usciremo non so quando. Ma anche quando crederemo di esserne usciti, gli strascichi saranno pesantissimi, per tutti, per qualsiasi settore ma per alcuni in particolare : basti pensare a tutto il comparto turistico e della ristorazione ; impossibile quantificare, semplicemente ed esclusivamente, la devastazione della serrata pasquale.

Le principali e basilari libertà costituzionali e umane sono sospese fino a tempo indeterminato o comunque a discrezione : quella di movimento, d’ impresa, d’ insegnamento, di culto, di riunione, di associazione e di manifestazione. Con il pretesto di una tutela paternalistica dell’ opinione pubblica in tempo di emergenza, sotto l’ egida del Pensiero Unico, è stata creata una “task force” contro le cosiddette bufale o “fake news”. Mezzi anche aerei, ed anche senza pilota detti droni, vigilano sulle nostre strade, nel terrore del Potere di una “gita fuori porta” o di un pranzo pasquale di famiglia: profilassi sanitaria certo, ma un tantino paranoica se mi si concede.

 E soprattutto, per la prima volta in millesettecento anni, dalle persecuzioni di Diocleziano, il giorno di Pasqua non potrà dispensare la Eucarestia durante la Santa Messa più importante per i cristiani, che a qualcuno ormai sembra solo un’ “assemblea di fanatici seguaci del Nazareno”: niente di nuovo, da questo punto viene di sorridere.  

E’ da questi giorni inoltre possibile il processo penale “da remoto”, vale a dire dal tinello o dal salotto di casa del magistrato giudicante sulla base degli atti : nessun avvocato, nessun testimone, ma nemmeno il pubblico ministero. Neanche in Unione Sovietica degli ultimi anni, quando la tecnica lo avrebbe consentito, si arrivò a tanto.

Pazzesco : e dire che Giuseppe Conte è un avvocato, un giurista esperto di diritto anche pubblico, e si professa cattolico. Tutto questo o quasi, è avvenuto con un tratto di penna e di firma nella forma del DPCM, in quanto tale non bisognoso di alcun passaggio parlamentare.

 In questo momento, l’ Italia non è definibile uno stato di diritto: non è polemica, non è fake news, non sono esagerazioni. E’ la cruda realtà

Sono cose “difficili ma necessarie”, dicono i giornaloni. Forse : ma quando, se Dio vorrà, tutto questo sarà passato, ruggiremo come leoni al ripetersi delle prediche ipocrite su legalità, rispetto delle regole, ecc.

E poi : creati i precedenti, chi dice, chi ci garantisce, che tutto questo cesserà, o che non si ripresenterà quando lorsignori lo riterranno ? Una sola speranza : che queste non siano le prove generali della dittatura eurotecnocratica.

A,Martino

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