MENTRE LO STATO, COME AL SOLITO, ABBANDONA GLI AUTISTICI C’E’ CHI, DA IGNORANTE QUAL’E’, HA ANCORA IL CORAGGIO DI PUNTARE IL DITO CONTRO QUESTI RAGAZZI
Il CoronaVirus che obbliga a rintanarci nelle case perché non risparmia niente e nessuno, in realtà, sembra far salva una cosa sola: l’ignoranza!
E si, infatti, questo maledetto difetto umano, del quale francamente faremmo a meno in questi tempi, purtroppo, prospera.
Così capita che tanti genitori di figli “speciali”, costretti per la patologie dei propri congiunti a lunghe passeggiate all’aperto, vengano pesantemente apostrofati dai soliti energumeni affacciati ai balconi.
Ma perché tanta rabbia da parte di questi ficcanaso?
Certo, questo stato di detenzione ha portato sull’orlo dell’esaurimento nervoso molte persone. Anche le coppie più affiatate, infatti, sembrano scricchiolare dopo tante settimane di convivenza forzata h24 e, più è piccola è l’abitazione, più è veritiera questa affermazione.
Ecco allora che il portare il cane a fare la pipì, così come l’andare a fare la spesa, anche per chi odia i centri commerciali, in questo frangente, può diventare una vera e propria occasione da non perdere per respirare un po’ di libertà, per assaporare nuovamente un po’ di privacy.
Figurarsi quindi se si vede passeggiare tranquillamente, nella via sottostante, un genitore appiedato che tiene per mano un bambino o, perché no, un ragazzo e magari quest’ultimo cammina per strada sprovvisto di mascherina… QUALE AFFRONTO! e allora: “dagli all’untore”!
Queste persone però non sanno, non solo in questa occasione, ma, ahimè, da sempre, cosa significhi avere un familiare autistico in casa.
L’autismo è una patologia subdola e silenziosa che fa terra bruciata attorno alle persone che ne sono toccate.
Quante volte coloro i quali hanno cura di queste persone speciali, si sono ritrovate con gli occhi giudicatori dei passanti addosso? Molte, troppe!
E da parte degli sconosciuti a darsi di gomitate per dirsi: << Ma come è scostumato questo ragazzo… Se fossi io il padre, gli darei due ceffoni e poi vediamo se continua a fare capricci… Certo che certa gente non sa proprio fare il genitore >>.
Oppure, quante volte al mare questi genitori hanno dovuto chiedere scusa perché il loro figlio urla continuamente, batte le mani, corre e, mentre lo fa bagna i villeggianti con gli schizzi sul bagnasciuga? Tante volte, certamente più del dovuto!
E infine, come spiegare ai tanti spettatori di un film che quel ragazzo tanto fastidioso, perché parla ad alta voce durante la proiezione, non è così perché è maleducato ma, semplicemente, perché in quel momento egli è in un’altra “dimensione”?
Ecco, l’autismo è proprio per questo una malattia invisibile, perché chi ne è affetto, esternamente non porta segni visibili, ed allora, unita all’ignoranza del prossimo e ad una buona dose di egoismo misto al pregiudizio, diventa una miscela esplosiva.
Esplosiva come sono le notti di questi ragazzi speciali per i quali le “pile” non si scaricano mai: magari ci si addormenta a mezzanotte e poi di colpo, verso le 4 del mattino, ci si sveglia, non si sa il perché ed il percome, ma è così! Ed una volta svegli, fregandosene della stagione magari escono nudi fuori al balcone. Che stia piovendo, o tiri vento gelido, non importa. Il loro istinto li porta e li trattiene fuori, all’aperto, magari per urlare e saltellare come ossessi mentre i loro genitori, rassegnati ed abituati alla cosa, cercano di portare avanti al meglio che possono le loro vite, e, nonostante tutto questo, c’è chi tra i vicini continua a lamentarsi, a giudicare, senza un minimo di pietas.
Cosa può quindi aiutare queste famiglie ma soprattutto questi ragazzi? TERAPIE, ATTIVITÀ FISICA, SOCIALIZZAZIONE ED ANCORA TERAPIE!
Ora, immaginate in questo periodo – in cui tutti i centri terapeutici sono chiusi, dove è praticamente impossibile avere l’assistenza domiciliare per questo tipo di patologie, senza contare, poi, che questi pazienti, non effettuando le terapie per un così lungo periodo, potrebbero ritrovarsi nella condizione di un regresso comportamentale – come e quanto questo male subdolo acuisca ancora di più le difficoltà di queste famiglie.
Si, in questi casi una passeggiata è necessaria per “salvare” l’equilibrio mentale di una persona, ma, ahimè, c’è sempre chi per la propria ignoranza e stupidità non è in grado di comprenderlo, mentre, al contrario, è pronto superficialmente a puntare il dito.
Lorenzo Valloreja
Ho letto proprio ieri dei post a riguardo delle uscite con i bimbi autistici. La cosa che più mi fa accapponare la pelle e rattristire è che per uscire e per non farsi insultare dalla gente ignorante, un genitore deve distinguersi portando in mano un nastro blu; o addirittura farlo indossare al bimbo stesso. Quello che penso? Che non servirà nemmeno il coronavirus a cambiare l’atteggiamento delle persone! Chi ci è…ci rimarrà, purtroppo!