PAPA FRANCESCO RIEMPIE IL VUOTO E SFIDA LA PAURA DEL MONDO CON UNA STATUA DI LEGNO E UN PEZZETTO DI PANE . E’ IL LEADER GLOBALE DELLE ANIME. VIVA IL PAPA!
Grazie, Santità.
Grazie a nome dei lettori de L’Ortis, che sono piccola parte della grande famiglia sovranista che Lei ha spesso redarguito con grande severità e inquietanti parallelismi storici, ritenendo i valori di codesta censurabili alla luce del Suo supremo magistero petrino. Ce ne addoloriamo e promettiamo di sforzarci di riconsiderare delle nostre posizioni, anche se ci risulta arduo individuare quali possano essere di così grave scandalo cristiano.
Riteniamo anzi che vivere, pur nella nostra innegabile peccaminosità, i valori cristiani, si ricongiunga alle nostre più profonde radici di storia e identità personale, familiare e nazionale; crediamo nella Salvezza operata da Nostro Signore Gesù Cristo tramite morte in croce e resurrezione biologica, madre di qualsiasi miracolo e sconvolgente giro di boa della storia umana.
Con la Sua adorazione eucaristica nella eroica solitudine di questa sera, Lei ci ha confermati nella fede, tanto più entusiasticamente quanto, paradossalmente, nella tragicità. E infatti ci ha confermato l’impressione che la scienza mai come in questo momento è importante, ma non è il nostro Dio : o quanto meno è una divinità dai sacerdoti spesso in contraddizione, reticenti, dubbiosi. E’ proprio un istinto sanamente scientifico non nelle nozioni tecniche o nei titoli accademici, ma nella forma mentis che qualcuno di noi ha acquisito da qualche studio umanistico e filosofico alquanto superiore alla media, che non ci consente di accettare che questa catastrofe universale derivi da quattro pipistrelli o topi.
E ci ha confermato l’ indipendenza dello spirito e dell’ intelletto da politici o politicanti che oggi vantano indefesso lavoro per la salvezza comune, ma ieri minimizzavano e tergiversavano, anzi promuovevano iniziative di socialità ricreativa e culturale, o l’ indifferenza dinanzi allo sterminio, per poi passare a indire l’ appartamento sociale di ogni singolo per decreto. O che a cuor leggero, in spregio a patti tra Stato e Chiesa, hanno chiuso i templi cristiani con una perentorietà vista solo con gli editti di Diocleziano; speriamo che la profilassi sanitaria non sia un pretesto per vagliare la docilità del popolo di Dio, e per future limitazioni del culto e dell’ Eucarestia che non sono una “abitudine” o un semplice “assembramento”.
Infinite grazie, Santità, per aver consentito a Nostro Signore, tanto nell’ effige in croce, quanto nella Sua presenza vivente nel Santissimo Sacramento, di riempire il deserto di Piazza San Pietro, chiarissima metafora non solo di un mondo spaventato, ma da tempo dominato dal Nulla. E’ solo Egli, capace di riempirlo di senso e di speranza. Grazie per l’ indulgenza plenaria, antica medicina delle anime da Lei elargita in una forma straordinariamente moderna.
Speriamo tanto di essere “liberati dal male”; ma cercheremo anche di ripetere “sia fatta la Tua volontà”.
A.Martino
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