ANCHE CON IL CORONAVIRUS, IN ITALIA, IL CARNEVALE NON FINISCE MAI!

Ma può essere che in Italia si debba vivere in un clima da perenne Carnevale?

Lo so, qualcuno leggendo questa affermazione si potrebbe risentire e forse mi direbbe: << ma come osi parlare di clima carnevalesco con tutte le persone che stanno soffrendo a causa del  CoronaVirus e con tutti i decessi che quotidianamente si registrano? Ma sei scemo!? >>

Certo caro lettore, questa frase, dati i tempi, potrà anche sembrare inopportuna, fare male come un pugno allo stomaco, ma ricalca, ahimè, l’amara verità.

Infatti si può fare Carnevale anche nel dolore e il nostro Paese di carnevalate ne ha viste tante: dalle stragi di Stato alla strage del Cermis, dal Disastro del Vajont al Terremoto dell’Irpinia, dall’omicidio di Aldo Moro all’assassinio di Roberto Calvi, dalla Strage di Ustica a Piazza Fontana, da Mani Pulite al MES, così giusto per citare alcuni eventi e tra questi non possiamo certamente non considerare anche l’emergenza Covid-19.

Perché la differenza che passa tra una gestione casciarola, contraddittoria e sconclusionata, con un’altra ferma e fattiva sta proprio nella “postura” di chi ci amministra e di chi è governato.

I casi più eclatanti riguardo questi atteggiamenti sbagliati, nelle ultime ore, li possiamo riscontrare:

  1. Nella vendita al Governo USA di 500mila tamponi per il CoronaVirus da parte di una ditta italiana;
  2. Nella decisione del Governo di far rientrare i tanti italiani domiciliati in Gran Bretagna, così come in Spagna e molti altri Paesi, che ora fuggono in massa dalle loro residenze estere verso il Bel Paese perché spaventati dalla superficialità di talune Nazioni rispetto all’emergenza CoronaVirus;
  3. Nel non essersi decisi, una volta e per tutte, alla chiusura totale di tutte le fabbriche e sospensione del servizio di trasporto pubblico, per almeno 20 giorni.

Infatti anche se tutti gli organi d’informazione ufficiali hanno fatto a gara ad indorare la pillola amara dei tamponi venduti agli Stati Uniti, la stragrande maggioranza dei cittadini ha ben compreso quanto contino veramente gli americani nella gestione di questo Paese e quanto noi, invece, siamo succubi di Washington.

Ma come? È proprio di oggi la notizia che Trump ha intenzione di avocare a se i pieni poteri federali per precettare tutte le aziende americane produttrici di beni e servizi utili al contrasto del CoronaVirus, così come ha tentato di acquistare dalla Germania, in esclusiva, il brevetto per un vaccino AntiCovid-19, e il Governo italiano non muove un dito per fare altrettanto in madre Patria? Eppure, in molti ospedali del bel Paese, mancano, non solo i medici, ma anche i tamponi, i reagenti, le mascherine, i ventilatori polmonari e chi più ne ha più ne metta. La Corea del Sud, poi, che non è un regime totalitario, ha basato la propria lotta a questo virus  proprio sulla necessità di effettuare i tamponi a tutta la propria popolazione e lo Stato Italiano si pregiudica questo servizio?

Ma se questa è mancanza di spina dorsale, il fatto che agli italiani residenti all’estero sia consentito di rientrare in madre Patria senza un periodo di adeguata quarantena, in un’apposita struttura, è proprio sintomo di mancanza di fermezza dovuta alla “sindrome del consenso elettorale” o se preferite, citando   Humphrey Bogart: << è la democrazia bellezza! e tu non ci puoi fare niente! >>.

La Cina infatti, che è uno degli ultimi Stati totalitari esistenti al mondo, non consente ai propri connazionali residenti all’estero di rientrare.

Dunque siamo in presenza di razzismo o me ne freghismo?

In realtà, non si tratta di nessuna delle due cose, è semplicemente buon senso.

Buon senso che evidentemente il Governo italiano ancora non ha, e che dimostra principalmente di non avere riguardo la chiusura delle attività. Che senso ha:

Ecco dov’è il Carnevale! Ecco dov’è la Babele!

Ma si sa, che dopo il Carnevale viene sempre la Quaresima e l’Italia, la nostra amata Patria, ha bisogno, oggi più che mai, di un lungo periodo di quaresima e purificazione.

Lorenzo Valloreja

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