C’E’ QUALCOSA DI MARCIO NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS

Che ci fosse qualcosa di marcio nell’emergenza Coronavirus noi de l’Ortis ne avevamo già il sospetto, infatti – siamo stati tra i primi a ventilare il fatto che questo virus non fosse né il frutto di una mutazione genetica dovuta alle deprecabili abitudini alimentari dei cinesi, né delle scarse condizioni igieniche del mercato del pesce di Wuhan, né, men che meno, che a creare il virus in laboratorio fosse stato l’esercito popolare di liberazione, ma, al contrario – le nostre tesi addebitarono subito tutte le responsabilità agli Stati Uniti.

In un primo momento, a seguito  della nostra teoria, ci fu chi, anche tra i nostri lettori, ci prese per matti, ma oggi, gli eventi si sono messi in modo tale che il mosaico sta indiscutibilmente prendendo forma.

Andiamo dunque ad analizzare questi singoli tasselli:

  1. Dal luglio 2017 l’esercito USA sta raccogliendo e campionando l’acido ribonucleico (RNA) e  liquido sinoviale di diversi ceppi etnici e lo sta facendo attraverso svariate strategie che vanno: dall’acquisto presso società specializzate alla donazione volontaria degli interessati, previo fornitura, a questi ultimi, di alcuni servizi gratuiti quali, ad esempio, l’analisi del DNA ai fini della prevenzione di determinate patologie;
  2. Il CoronaVirus si è manifestato in Cina, per la prima volta, a cavallo dell’accordo epocale firmato da Donald Trump con Xi Jinping. Trattato, quest’ultimo, che di fatto ha sancito la vittoria del Celeste Impero sugli yankee;
  3. I tre Paesi più colpiti dal CoronaVirus sono i primi principali attori della “Nuova Via della Seta”: Cina, Italia, Iran;
  4. Mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha proclamato la pandemia, gli Stati Uniti, come se nulla fosse, hanno inviato in Europa 30 mila soldati americani, anch’essi vulnerabilissimi al Covid19, perlomeno ufficialmente.

A questo punto voi mi chiederete: ma dov’è, quindi, l’interazione tra questi quattro eventi?

Ebbene per spiegare come possano essere correlati tra di loro bisogna partire innanzitutto dall’analisi dell’ultima considerazione, cioè, quella riguardante l’invio dei 30 mila militari USA.

A tal riguardo è bene tener presente che nessun Generale, Re, o Presidente, sarebbe tanto pazzo da inviare, per una semplice “esercitazione” un numero così cospicuo di propri soldati in un luogo dove, inevitabilmente, essi verrebbero contagiati, sottoponendo, così, a pericolo di vita non solo i militari stessi, quanto l’intera popolazione civile statunitense nel momento in cui, questi ultimi, dovessero rientrare in Patria.

Ciò sarebbe logico e possibile solo sé le forze NATO impiegate nell’operazione “Europe Defender 20” avessero la certezza della propria immunità al Covid19.

Se ciò fosse possibile tale protezione potrebbe essere stata acquisita solo in due modi:

  • O vaccinandosi e ciò significherebbe che gli USA già dispongono di un antidoto. Se essi, a differenza di tutto il mondo, già hanno il rimedio, è altresì vero che il Covid19 è stato da loro creato;
  • O avendo la certezza che il CoronaVirus, creato in laboratorio, sia stato calibrato per l’eliminazione fisica di determinate etnie piuttosto che di altre. Ora, riguardo quest’ipotesi, Igor Nikulin, già Commissario ONU per le ispezioni nei siti di armi biologiche, non ha nessun dubbio. Egli infatti nel 2017 dichiarò: << (Gli USA) stanno sviluppando nuovi tipi di armi biologiche,  più precisamente, vogliono “militarizzare” i virus affinché sappiano attaccare determinati ceppi etnici >>.

Ecco spiegato il perché una semplice esercitazione, quale dovrebbe essere quella della “Europe Defender 20”, non è stata rinviata a data da destinarsi.

Detto questo, ora ci tocca analizzare le reali motivazioni della presunta esercitazione:

  1. Con il crollo del greggio di questi giorni il Paese maggiormente colpito è stato senza ombra di dubbio la Russia, che vede gran parte delle proprie esportazioni focalizzarsi nel settore dell’energia. La caduta del prezzo del petrolio è da addebitarsi sicuramente all’Arabia Saudita, altro fedele alleato degli Stati Uniti, la quale, messa in seria crisi nella guerra in Yemen per l’intervento vincente delle milizie filo iraniane, con questa mossa caccerebbe Teheran dalla penisola Araba. Infatti, la “Europe Defender 20” si svolgerà nei Paesi confinanti con la Federazione Russa (cioè la Polonia, l’Estonia, la Lettonia e la Lituania), ed insieme al CoronaVirus che ha letteralmente fiaccato la Cina e l’Iran, principali alleati militari della Russia, potrebbe servire:
    • Da estremo elemento perturbante per innescare il casus belli con la Russia che, in questo frangente, si ritroverebbe da sola a dover fronteggiare la NATO su due fronti, quello baltico e quello Siriano;
    • Da monito a Mosca affinché abbandoni l’alleanza con Pechino e scenda a più miti consigli con Washington;
  2. A seguito del restringimento delle libertà personali per fronteggiare il Covid19, non essendoci dei risultati immediati, la popolazione civile di alcuni Paesi dell’UE potrebbe ribellarsi ai Governi in carica ed i 30 mila americani presenti in Europa fino al mese di luglio del 2020 potrebbero, in tal caso, dar man forte alle forze lealiste per il mantenimento dello status quo. A tal riguardo, si veda ciò che è successo in Italia con le rivolte nelle carceri e si pensi a cosa potrebbe accadere in Francia tra qualche settimana, dove i Gilet Gialli, da sempre critici verso l’amministrazione Macron, sono famosissimi per il loro attivismo ed il loro seguito popolare.

Che sia vera la prima motivazione o che sia plausibile la seconda, è fuor di dubbio che, come al solito, gli Stati Uniti e la NATO, con il proprio esercito vogliono imporre il proprio dominio e la propria economia al mondo intero in barba alle leggi del libero mercato e del diritto dei popoli ad autodeterminarsi.

L’Italia, in questo scontro tra titani, sta indubbiamente pagando un prezzo altissimo per la propria apertura alla Russia e alla Cina, ed il Coronavirus, guarda caso, sta martoriando proprio le zone più produttive del nostro Paese, le Regioni locomotiva dell’economia italiana.

Se osserviamo gli eventi da questa angolazione potremmo anche pensare ad una terza ipotesi per l’arrivo  dei 30 mila americani in Europa, cioè al monito che Washington ha voluto lanciare ai futuri Esecutivi italiani ed alla nostra intera classe politica: ragazzi, occhio ai colpi di testa! Noi vi teniamo sottocchio … non pensiate nel modo più assoluto di potervi sottrarre dal nostro giogo!

Nelle ultime ore, ad avvalorare questa mia ipotesi è giunta anche la notizia che il Governo italiano acquisterà i respiratori per le terapie intensive dagli Stati Uniti e dalla Germania. Si, proprio da Berlino, che fino a qualche giorno fa ha avuto anche il coraggio di negarci in dono le mascherine perché servivano al popolo tedesco. Non compreremo invece i respiratori dalla Cina che, tra l’altro, voleva regalarci centomila mascherine di massima tecnologia, ventimila tute protettive, oltre a cinquantamila tamponi per effettuare test diagnostici.

Ora siamo certi che, come ogni altra ora buia nella storia del nostro Paese, anche questa vicenda passerà e quando sarà tutto finito il popolo italiano dovrà essere in grado di ricordare chi ci è stato vicino ed amico e chi, al contrario, non ha aspettato altra occasione per pugnalarci alle spalle.

Ecco, sarà allora che il nostro Paese, costi quel che costi, graniticamente ed eroicamente dovrà essere in grado di dire addio alla NATO, all’UE e all’EURO, giacché i nostri presunti partner, in questi giorni, hanno pensato bene nel caos del Coronavirus di silurarci con il MES.

Comunque, come dicono a Napoli: << ha da passà la nuttata! >>.

Lorenzo Valloreja

4 Responses to C’E’ QUALCOSA DI MARCIO NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS

  1. Federico valentini ha detto:

    Grandioso grazie lorenzo

  2. Leonardo Piccini ha detto:

    Grande Lorenzo! Condivido in pieno,non dobbiamo più sottostare al giogo atlantista!

  3. Ivan ha detto:

    Io ho elaborato questa teoria fin dal 23 febbraio quando hanno varato il 1 decreto
    Siamo in guerra una guerra dalla quale avremo una grande perdita economica. Saremo sempre zimbelli Ue e Usa se solo provassimo ad uscire dalla Ue (Germania) e Nato (Usa) saremmo invasi in un attimo e se dovessimo chiedere aiuto a Russia e Cina sarebbe ancora peggio perché faremo veramente una guerra ma con le armi.

  4. Armando Sottile ha detto:

    Ciò che ho letto conferma la mia Tesi per la Quale tanti, troppi mi danno del Pazzo. Vederlo scritto qui, parola x parola e non da me, mivfa scoppiare il Cuore perché vuol dire che è Tutto Drammaticamente Vero.
    Siamo Italiani. Ancora una volta e DEFINITIVAMENTE,Sorprenderemo il
    ” P I A N E T A “

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