CARO CORONAVIRUS, PASSO E CHIUDO!

In queste ultime ore, come Sovranista, ho letto e ascoltato tanta di quella immondizia riguardo il CoronaVirus tale da credere di non avere più il fegato per tutto il veleno che mi sono dovuto sorbire.

Infatti è ormai ufficiale: questo accidente, che con nostro grande stupore scopriamo essere, in Europa, particolarmente virulento solo in Italia, da emergenza sanitaria è diventata un vero e proprio caso di polemica politica puntata tutta contro i cattivi populisti.

Perciò, come nostro solito, per noi e per voi, cercheremo, anche questa volta, attraverso questo spazio, di far largo alla verità ed alla riflessione.

  • Nelle ultime ore, a causa dell’isolamento italiano a livello internazionale – del fermo forzoso di molte attività economiche, delle restanti imprese al palo, le quali, seppur non coinvolte direttamente con le zone pandemiche, pagano egualmente lo scotto di questa fobia collettiva –  delle imminenti ripercussioni sociali – il Governo Conte si è trovato nella necessità di dover fare retromarcia riguardo la narrazione degli eventi e così il pericoloso Virus in questione è stato declassato ad agente patogeno poco più pericoloso di una comune influenza, ma le cose stanno veramente così?

Certo che no, a meno che la leadership del Governo Cinese non sia impazzita, tutta insieme, in un sol colpo. Infatti il regime di Pechino non è di sicuro famoso per il rispetto dei diritti umani e se ha deciso di isolare 60milioni di propri connazionali – mobilitando, tra l’altro, un esercito agghindato di tutto punto – chiaramente non lo ha fatto perché preoccupato di un semplice virus influenzale che, come da prassi, cagionerà la morte di molte persone anziane, quanto per lenire le drammatiche ripercussioni economiche che indubbiamente un simile evento causerebbe. Ora se ciò è vero non si capisce perché il Coronavirus, di colpo non sia più pericoloso;

  • Se l’Italia, in maniera più o meno imperfetta, è stato il primo Paese Europeo a chiudere i voli da e per la Cina, mentre tutte le altre Nazioni hanno continuato tranquillamente a trattare con Pechino, non si capisce come e perché,magicamente, in Germania, Francia, Stati Uniti e via di seguito,  i contagiati siano grossomodo rimasti numericamente gli stessi, cioè rispettivamente 21, 18, 13 e 17, mentre qui da noi ammontano a circa 400 casi.

Semplice, perché qui da noi i tamponi effettuati sono stati tantissimi: circa 8600 con un riscontro del COV-19 nel 3,7% dei casi, mentre i test effettuati in Francia non hanno mai superato i 531 individui, così come sono numericamente ridicoli i 426 esami effettuati negli Stati Uniti o il raccapricciante dato tedesco che, anche in questo caso, come in molte altre situazioni, non è a noi pervenuto. In altri termini i malati di CoronaVirus sono in gran numero già presenti in tutto il mondo solo che, per non destabilizzare i mercati, questi Paesi hanno preferito far passare i loro decessi come semplici polmoniti non legate a questo maledetto Virus;

  • L’Italia sta pagando la sua deriva populista degli ultimi anni e così, oggi, le vengono applicate quelle misure di contenimento  e segregazione, che fino a ieri i nostri Governi hanno applicato e volevano continuare ad applicare, nei confronti degli immigrati economici e profughi di guerra, in fuga dall’Africa.

Falso! L’Italia sta semplicemente pagando:

  1. la sua titubanza nel non aver applicato, nell’immediato, un vero e proprio regime di quarantena a tutto il territorio nazionale come da noi pronosticato nel nostro precedente articolo, infatti in 20 giorni di isolamento sarebbero usciti fuori tutti i casi reali e la minaccia si sarebbe spenta con un danno economico di gran lunga inferiore di quello che si sta ottenendo ora;
  2. l’inconsistenza dell’Unione Europea che, ricordiamo qualora ce ne fosse ancora bisogno, non è nata affatto per fare gli interessi dei singoli Stati membri ma, solo, della Francia e della Germania. Ecco perché non ha senso, ancor più di prima, restare all’interno di questa gabbia;
  3. Degli interessi di alcune Nazioni, come Germania, Francia e Stati Uniti, le quali hanno tutto l’interesse a far fallire il nostro Paese per impossessarsi dei nostri gioielli attraverso un’operazione, a questo punto, pressoché a costo zero;
  • Gli altri Paesi, in questo frangente, ci respingono perché sono razzisti e popolusti.

Anche questa affermazione è semplicemente infondata perché chi chiude le frontiere, in questo momento storico, non fa altro che ciò che sarebbe giusto fare. D’altronde lo facciamo già anche noi nei confronti dei nostri connazionali che risultano essere contagiati;

  • Il CoronaVirus non si sa da dove provenga ne come sia nato.

No Signore! Noi de l’Ortis continuiamo a sostenere la tesi che sia stata l’intelligence americana a propagare il virus in Cina perché, come è evidente, gli unici Paesi che stanno ottenendo dei vantaggi immediati da questa situazione sono gli Stati Uniti ed i propri alleati. Di contro, i più colpiti sono proprio quelle Nazioni che, come la nostra, riguardo alla “Nuova Via della Seta” avevano preso degli impegni molto stringenti. Se poi teniamo conto del fatto che, seppur ancor ufficialmente si sa ben poco del COV-19, un Paese, praticamente indenne a questo malanno, come gli USA ha già trovato il vaccino, la cosa si fa veramente raccapricciante;  

  • Il popolo italiano, prendendo d’assalto i centri commerciali, ha dimostrato di essere andato  completamente nel panico a causa dei giornalisti che hanno esagerato nel narrare questa vicenda.

Non è assolutamente così per due ordini d’idee:

  1. La prima razionale: una volontà proclamata la quarantena, se non ci si può muovere con la stessa libertà di prima è evidente che avere delle scorte in casa sufficienti per alcune settimane di autonomia sia determinante;
  2. La seconda irrazionale: un episodio simile, che pochi ricorderanno si manifestò il giorno in cui, per la prima volta dalla fine della II Guerra Mondiale, dei caccia italiani parteciparono ad un’azione di Guerra, era infatti il 1991 e si trattava dell’operazione Desert Storm. In quel caso molti, illogicamente fecero incetta di prodotti alimentari come se all’indomani non vi fossero più viveri.

In quest’ultimo caso, tanta isteria è senz’altro dovuta al fatto che la nostra società non è più pronta ai sacrifici di un tempo: siamo iperprotettivi, ansiosi, in altri termini, deboli! Ecco perché abbiamo necessità di formare un uomo nuovo che sia quanto più possibile legato ai valori della tradizione e del sacrificio ed è proprio in virtù di questo che il nostro giornale, riguardo la questione del CornonaVirus, non scriverà più un solo rigo.

Come tutte le cose anche questo accidente passerà e speriamo solo che, alla fine di tutto, da questa emergenza il nostro Paese, costi quel che costi, non possa solo che migliorare.

Passo e chiudo!

Lorenzo Valloreja

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