SI VA VERSO LA CRISI DI GOVERNO, O L’ATTACCAMENTO ALLE POLTRONE PREVARRA’?
Qualunque sia il destino del governo Conte bis altresì detto giallorosso , credo proprio che ormai non possa più definirsi all’ insegna della concordia e pacificazione nazionale , dei buoni sentimenti civici e umani anzi del “neoumanesimo” .
Guardate un po’ cosa dice Matteo Renzi nella sua diretta Facebook della sera del 13 febbraio (parole che noi in buona parte siamo “costretti” a sottoscrivere per obbligo di coerenza) , soprattutto per quanto riguarda la difesa del civilissimo istituto della prescrizione dell’ imputazione penale ).
“L’Italia ha bisogno di ripartire,di lavoro, che non si crea per decreto…..”. “C’è una battaglia ideale, non si può dire che garantismo e giustizialismo sono la stessa cosa. E’ come dire che democrazia e dittatura sono la stessa cosa. Noi siamo il paese di Beccaria e di Enzo Tortora, nel quale 1000 innocenti l’anno vanno in carcere. Se difendiamo la logica del giudizio sommario, tradiamo la nostra storia”……..” Il 59% degli italiani pensa che togliere la prescrizione sia giusto? Noi no e non è una ricerca di consenso. Noi non abbiamo detto mai di essere d’accordo con la cancellazione della prescrizione e Lucia Annibali ha proposto: prendiamoci del tempo, ragioniamo, e abbiamo proposto un altro lodo, che sia cancellata dopo l’appello. Con noi si sono schierati avvocati, magistrati, costituzionalisti. Ma gli altri ci hanno detto no. Quindi questa sera noi non andremo al consiglio dei ministri perché ci sarà il Lodo Conte due, un pasticcio incostituzionale almeno quanto la legge Spazzacorrotti bocciata dalla Corte costituzionale. A Conte dico che non c’è assenza ingiustificata, Conte non è un preside, è il presidente del consiglio. Se il Pd sceglie il matrimonio con il M5S e posizioni giustizialiste, noi non facciamo polemiche e lo accettiamo. A Conte diciamo, non abbiamo aperto crisi e non vogliamo poltrone. Noi non siamo opposizione maleducata. Primo perché se noi siamo opposizione voi non siete maggioranza. Se ne volete fare un’altra, vi aiutiamo a farne un’altra, ma non rinunciamo a una nostra battaglia. Quanto all’arroganza, non mi preoccupo del mio gradimento, perché da premier ho guardato non ai sondaggi ma all’interesse del paese. ………..”.
Se non basta questo a sbullonarsi dalle poltrone…..
A.Martino
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