AL GOVERNO O NO, VOLENTI O NOLENTI, IL DOMANI APPARTIENE A NOI! C’E’ POCO DA FARE, RASSEGNATEVI!

In queste ore, in cui via via va formandosi il primo Esecutivo Giallo/Rosso della storia, sono in molti a cantare il de profundis del sovranismo italiano, bollandolo come esperienza ormai irripetibile ed improponibile.

Costoro, però, non hanno ancora compreso che le forze politiche che mirano alla realizzazione di uno Stato realmente indipendente dalle influenze internazionali – capace di essere pienamente padrone del proprio destino, rispettoso delle proprie tradizioni e disposto a cooperare con tutti gli altri popoli di questo nostro pianeta sempre nel rispetto delle reciproche diversità e seguendo la strada del mutuo e reciproco vantaggio – hanno davanti a se una vera e propria prateria.

Infatti, nello specifico, l’Italia e con essa il popolo italiano, preesistono a Matteo Salvini, alla Lega, al sovranismo ed a tutti coloro che sembrano, in questi tempi, incarnare una determinata visione del mondo.

L’Italia è una nave talmente grande e sicura che, in tanti secoli di storia, benché sia stata spesso governata da capitani a dir poco incapaci, non è mai riuscita ad affondare, eppure vi posso assicurare che, in alcuni casi, la ciurma, così come tutti gli ufficiali di bordo, fecero veramente di tutto per far inabissare questa nostra imbarcazione, ma niente!

Ed è forse per questo che tutti ci invidiano, sanno di quali e quante, potenzialità dispone il nostro Paese ed hanno giustamente paura:

  • Deteniamo più del 50% del patrimonio artistico mondiale;
  • Deteniamo il primato in Europa per la biodiversità:
    • 55.600 specie animali;
    • 7.636 specie vegetali;
    • 504 vitigni registrati;
    • 533 varietà di olive.
  • Siamo l’unico Paese al mondo con 4.965 prodotti alimentari tradizionali censiti, 291 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg;
  • Siamo al decimo posto mondiale per la ricchezza privata;
  • Deteniamo la quarta riserva aurea al mondo, siamo appena dietro gli Stati Uniti, la Germania e l’FMI e prima della Francia;
  • Siamo nel centro del Mediterraneo ed il Mare Nostrum, secondo tutti gli analisti, sarà sempre più al centro dei traffici marittimi mondiali.

La lista potrebbe continuare all’infinito ma è già più che sufficiente per rendere l’idea, ecco perché talune potenze straniere ed i cosiddetti poteri forti, vorrebbero vedere il nostro Paese in ginocchio, in frantumi … così potrebbero appropriarsi delle nostre risorse con il minimo sforzo e gestirle a loro esclusivo piacimento, ma noi, e il buon Dio, non glielo permetteremo!

E si, perché anche quando gli italiani non sono stati all’altezza della situazione ci ha sempre pensato la Divina Provvidenza a metterci una pezza. Non fu forse Napoleone a dichiarare: << Preferisco un generale fortunato ad uno bravo >>? Ebbene, in questi giorni, la “fortuna” ci è venuta nuovamente incontro per ben due volte.

La prima volta in Francia, a seguito dell’incontro Putin – Macron e subito dopo al G7 di Biarritz, dove con questi due importanti incontri si è praticamente deciso che a breve saranno tolte le sanzioni alla Russia. Infatti, avendo Mosca ottenuto il placet, da Parigi, Washington e Roma, è pacifico che il formato G7 tornerà, al prossimo giro, ad essere un G8 ed in conseguenza di ciò è altrettanto scontato che, immediatamente dopo, saranno tolte anche le sanzioni alla Russia con la conseguente normalizzazione dei rapporti tra tutte le parti in causa con grande beneficio per il nostro Paese, il quale, da queste sanzioni, ha avuto solo danni.

Ma come già detto da me in  precedenza, Trump voleva assolutamente avere il pallino in mano e non permettere a nessuno di fregiarsi del potere di risolvere la cosa, così, anche in questo caso, sono stati altri a toglierci le castagne dal fuoco.

Gli stessi maroni che, per l’ultima volta, in maniera del tutto involontaria, ci sono stati tolti dalla brace europea grazie alla Gran Bretagna di Boris Johnson: l’Italia non ha avuto il coraggio di uscire in maniera unilaterale dall’Unione Europea? No problem! Ad abbattere la “dittatura” di Bruxelles ci penserà Londra.

È di questi giorni infatti la notizia che sia la Regina Elisabetta che l’Alta Corte Scozzese hanno dato ragione a Johnson riguardo la chiusura del Parlamento inglese per 5 settimane: hai voglia i filoeuropeisti britannici a strillare, a strapparsi i capelli per fermare la Brexit, il Regno Unito uscirà e nella maniera più “hard” possibile, non pagando neanche un centesimo.

Ecco cosa accade nei paesi seri dove la volontà popolare viene rispettata: al referendum ha vinto la Brexit? Bene! si esce, punto e basta!

In Italia invece, ahimè, la legge si interpreta e così se i cittadini vogliono una cosa non sempre chi Governa prende delle decisioni in linea con la gente, ma con il popolo, se non lo si ascolta, prima o poi ci si sbatte sempre il grugno.

Perciò più i Governi italiani seguiranno le tendenze, i bisogni e le indicazioni dall’estero, più la marea sovranista ed indipendentista monterà, è nella natura delle cose, c’è poco da fare.

Essendo poi, noi de l’Ortis, relativamente giovani, possiamo tranquillamente attendere e vedere, i “cadaveri politici”, trasportati dal fiume della storia, scendere inesorabilmente a valle.

Il domani, tanto, appartiene a noi!

Lorenzo Valloreja

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