NONOSTANTE UNA VALANGA DI SOVVENZIONI MONDIALISTE, +EUROPA NON RIESCE A ELEGGERE UN SOLO EURODEPUTATO.
“Più Europa, il partito guidato da Emma Bonino, ha ricevuto quasi 200mila euro di finanziamenti da George Soros e da sua moglie, Tamiko Bolton, in vista delle prossime elezioni europee. I contributi, versati con due operazioni datate 22 e 30 gennaio 2019, sono stati pubblicati sul sito del partito, in seguito all’entrata in vigore della legge Spazzacorrotti (l. 9 gennaio 2019, n. 3). Dal 31 gennaio, infatti, i partiti sono tenuti a pubblicare le identità dei finanziatori il cui contributo superi i 500 euro.
Da inizio anno George Soros e sua moglie risultano gli unici finanziatori di Più Europa ad aver superato tale soglia. La legge italiana proibisce donazioni individuali superiori ai 100mila euro nell’arco di un anno. Per tale ragione, Soros e la moglie non potranno effettuare ulteriori donazioni al partito nel 2019.
In occasione delle elezioni politiche del 2018 si era fatto strada il dubbio che, dietro all’imponente cartellonistica del piccolo partito, si celassero grossi finanziatori. Il nome di Soros, finanziere e filantropo dalla storia controversa, fu il primo a circolare fra i possibili donatori. Emma Bonino e Soros, del resto, sono legati da un’amicizia di lunga data.
Si può escludere, però, che il fondatore della Open Society abbia direttamente finanziato Più Europa nel 2018. Dal bilancio del partito, infatti, si apprende che i contributi dall’estero (pari a 100mila euro) sono stati tutti ascrivibili al professor Peter Baldwin. Stimato studioso ad Harvard, Baldwin ha messo a disposizione del movimento europeista 1,6 milioni di euro, di cui solo 100mila, per legge possono finire nel bilancio del partito (la parte restante è andata a finanziare le campagne di singoli candidati).”
Così Alberto Battaglia sul quotidiano on line Wall Street Italia scriveva il 23 marzo 2019.
Del “filantropo” George Soros ci sarebbe molto da dire, ma in realtà se ne sa ben poco per l’usuale ultrariservatezza che copre gli atti e la vita dei “veri padroni” di questo mondo, e sinceramente, prima della lettura di questo articolo, della moglie di Soros mai avevo letto o sentito. Singolare e affascinante a modo suo è la figura di questo professor Peter Baldwin (niente anche a fare col regista di Happy days morto nel 2013), davvero sconosciuto probabilmente anche a molti politici di alto livello, ma capace di donazioni da capogiro, semplicemente impensabili per qualunque agiato comune mortale, ma anche per tante banche o multinazionali che sicuramente, europeismo o non , avrebbero grosse difficoltà a mettere a bilancio una sovvenzione puramente politica ed elettorale. Roba da Spectre di 007 o più realisticamente, da fiduciario di Bilderberg , di Trilateral o di vattelo a pescare.
Insomma, un piccolo esempio a nostro parere inquietante (per qualcuno “straordinario segno di fiducia nel futuro dell’ Europa”) di come in queste elezioni la potenza di fuoco della manipolazione e indottrinamento del Pensiero Unico di cui l’ “Europa” rappresenta un pilastro fondamentale, sia stata micidiale, come da noi già notato: con abbondanza di mezzi e di potenti servitori.
Però, se non vi è stata la dappertutto dilagante “valanga sovranista” tanto temuta, è anche vero che l’eurocrazia ha subito smacchi brucianti: Nigel Farage che come ben ha rimarcato Lorenzo Valloreja è stato capace di fabbricare un partito usa e getta monotematico solo per ammonire sulla realizzazione della Brexit; il trionfo leghista in Italia; Marine Le Pen contro cui va clamorosamente a sbattere l’ europaladino Emmanuel Macron; il commovente plebiscito pro Orban degli ungheresi. Ovviamente, a lorsignori interessa avere ancora i numeri del Parlamento europeo dalla loro parte, ma fino a quando ? E un’ Italia o una Francia così “sovraniste e populiste” non sono dal loro punto di vista una mina vagante?
Ed è per noi confortante, e motivo di speranza per l’immediato futuro, che gli “estremisti mondialisti” di +Europa nonostante tutti i loro soldi, nonostante le dolorose benedizioni papali all’abortista storica Emma Bonino, non siano riusciti a mandare un solo rappresentante proprio lì, nella loro Mecca.
Forse, la Signora invocata da Salvini una mano l’ha davvero data. Il Capitano non è assolutamente un sant’ uomo come non lo è chi scrive, ma che la Vergine Immacolata tifi Soros o Bonino, francamente, solo un prete postcattolico può crederci, o farne finta.
ANTONIO MARTINO
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