E’ di ieri una notizia piuttosto inquietante riguardante un gravissimo danneggiamento del commissariato di polizia di stato di Albano Laziale, che ha squarciato la tranquillità provinciale, anche se a ridosso della metropoli romana, del bellissimo centro dirimpettaio della gloriosa Castel Gandolfo (residenza papale pur snobbata da papa Francesco) sulle rive del lago di origine vulcanica.

La stampa l’ha riportata come una specie di fatto di cronaca nera riguardante la zona dei Castelli romani, ma per quanto mi riguarda, non ricordo e non ho cognizione, nemmeno riguardo agli anni di piombo cosiddetti, di un così grave attacco a una struttura territoriale dello stato. Sono state bruciate e alcuno sono, credo, anche esplose, ben sedici automobili di servizio, o forse anche private, del personale di polizia. La determinazione e una certa tecnica alquanto studiata e già appurata nelle indagini fanno propendere gli investigatori per la pista anarchica.

Questo il lancio della notizia da parte di ANSA, che ringraziamo.

“La Procura di Roma attende una informativa della Digos in relazione all’incendio che ha provocato il danneggiamento di alcune auto della polizia nel parcheggio del commissariato di Albano, centro vicino Roma.

Al momento si valutano tutte le piste investigative anche quella del terrorismo e in particolare la matrice anarchica del gesto.

Nell’incendio sono andate distrutte 16 autovetture e due agenti sono rimasti leggermente feriti”.

A. Martino

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