INARRESTABILE, SPREGIUDICATO, UNICO, DONALD TRUMP. ORA HA PURE LA SUA MONETA VIRTUALE ISPIRATA ALLO STORICO “FIGHT FIGHT FIGHT!”
Incredibile, scandaloso, inopportuno The Donald: sfacciato fino alla fantafinanza.
Se a Elon Musk, nel nuovo anzi nuovissimo corso della geopolitica statunitense è demandata la picconatura dell’ ancient regime euroatlantista sull’altra sponda dell’ Atlantico, a quarantotto ore dal suo giuramento e dall’inaugurazione del secondo mandato (evitata la scalinata di Capitol Hill ufficialmente per le temperature troppo rigide ma forse anche perché troppo evocante i fatti del sei gennaio 2021), Trump fa il suo secondo colpaccio finanziario.
In barba a qualunque teoria dei massimi sistemi in materia di conflitto di interessi, “sostenibilità” finanziaria e altre baggianate (teoricamente nobili sì ma ormai da mondo ingessato e crepuscolare quale quello delle “regole” europee e pensierouniciste), e grazie d’altronde al pragmatismo a stelle e strisce che non prevede tuttora espiciti divieti anche se li ha ispirati in casa degli altri per fossilizzare le altrui economie, ha piazzato il suo secondo clamoroso colpaccio acchiappadollari.
Non gli è bastata la quotazione in borsa dei suoi media (con tanto di nome e cognome) in piena campagna elettorale, ma ora si è inventato anche il lancio di una meme coin (moneta virtuale tra le più assurdamente speculative basata su una icona o meme cliccata da milioni di utenti). Diciamo che tra le figurine dei calciatori o dei pokemon e questa roba, la differenza sta solo nell’assenza del supporto cartaceo.
Lo spregiudicato e avveniristico quanto dalle basi evanescenti asset finanziario la cui capitalizzazione già oscilla attorno ai venti miliardi di dollari miliardi si chiama OFFICIAL TRUMP e commercializza, diciamo così, l’iconica e ormai ultrapop immagine del Trump ferito a luglio a Butler, che a pugno chiuso grida il triplice storico Fight!. Attenzione anche ai, come spesso avviene nel folle mondo del crypto, meme-bufala, immediatamente creati (come apunto un confondibilissimo FIGHT FIGHT FIGHT).
Risultati (almeno a breve termine finanziario) abbastanza soddisfacenti per il benamato quarantaseiesimo successore di George Washington, che vede la capitalizzazione del suo gadget (con cui al momento non si può comprare nemmeno un caffè) aggirarsi sulla quisquilia di venti miliardi di dollari.
Siamo partiti dai $7,30 di ieri sabato 18 gennaio per arrivare ai $73-74 di queste ore serali italiane di domenica 19. Ovviamente, la volatilità ovvero instabilità di siffatti prodotti finanziari è da infarto, per gli incauti che vi investissero sul serio. Perché qui conta la “community” ovvero i fans americani e non di Trump che vogliano, più che investire, testimoniare fiducia e attaccamento al leader: gli addetti ai lavori, poi. sanno bene come speculare.
E non è ancora iniziato nulla…sedetevi, godetevi lo spettacolo sgranocchiando pop corn o fate voi, e possibilmente, partecipate come potete e meglio vi si confà. Il cambiamento è ormai arrivato, e storcere il naso non servirà a nulla.
L’oligarchia finanziaria dilaga, gettando maschera e bei discorsi? Parafrasando il grande Humphrey Bogart ne L’ultima minaccia (1952), ” E’ l’ Occidente liberale e democratico, baby: e non puoi farci nulla!”.
A. Martino
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