LA SHOAH E LA SALSA TONNATA
Come mi è capitato di ribadire più volte il sottoscritto, in passato, è stato un atlantista duro e puro che Josep Borrel spostati! Ed in virtù di ciò sono stato anche un accanito sostenitore dello Stato di Israele. Soprattutto del suo esercito (IDF) e del Mossad, le cui gesta mi hanno sempre affascinato e lasciato sbalordito. Per dire che anni fa lessi avidamente un libro scritto da un ex agente dei servizi segreti israeliani nel quale si raccontava per filo e per segno di come il Mossad riuscì ad eliminare uno ad uno i membri del gruppo terroristico Settembre Nero che nel 1972 a Monaco, nel corso delle Olimpiadi, progettarono ciò che divenne tristemente noto come “il massacro di Monaco”. In pratica i suddetti terroristi presero in ostaggio degli atleti israeliani. Purtroppo l’operazione complessiva, per una serie di svariate e tragiche ragioni, si concluse con la morte di 11 atleti.
Comunque da sempre i Servizi Segreti israeliani sono considerati unanimamente i più implacabili e i più spietati del mondo. Nulla sfugge loro. Hanno dimostrato di poter monitorare gli anfratti più reconditi del Mondo. E proprio per questo motivo le modalità dell’attacco di Hamas del 7 Ottobre scorso lasciano alquanto perplessi. Perché i casi sono due. O il Mossad è la migliore organizzazione di intelligence al mondo o ci hanno preso per i fondelli. Come la quasi totalità degli analisti internazionali il sottoscritto propenderebbe per la seconda ipotesi. Infatti come fu Pearl Harbor e il crollo delle Twin Towers per gli americani così gli Israeliani hanno approfittato di questa presunta “defaillance” dei servizi segreti per condurre uno dei piu sanguinosi genocidi di tutti i tempi, tuttora in corso. E infatti non destò molta meraviglia quando all’indomani del 7 Ottobre tutta l’amministrazione Biden affermò all’unisono che anche gli israeliani avevano vissuto il loro 11 Settembre. Quando si dice “la coincidenza”….
E che l’azione di Hamas fosse magari non voluta ma sicuramente agevolata dal Mossad lo dimostra ciò che è accaduto alcuni giorni fa in Libano. Infatti è accaduto che migliaia di cercapersone e walkie talkie siano esplosi in contemporanea provocando una trentina di morti, centinaia di feriti e innescando di fatto il terzo conflitto israelo libanese.
Da un punto di vista tecnico l’operazione di intelligence eseguita in Libano è stata geniale e impeccabile sotto tutti i punti di vista.
In pratica si è partito da un presupposto. E che cioè gli appartenenti a Hezbollah (l’organizzazione politico militare sciita appoggiata da Teheran) sicuramente usano massicciamente i walkie talkie per comunicare e utilizzano i cercapersone poiché meno tracciabili rispetto agli smartphone.
Ora non si sa con certezza come questi devices possano essere esplosi in contemporanea. C’è chi ipotizza un rapido surriscaldamento della batteria e c’è chi ritiene che, grazie alla complicità dei costruttori o dei distributori, vari lotti di questi apparecchi siano stati manomessi inserendo al loro interno cariche esplosive pronte per essere attivate da remoto.
Il problema è che tra le vittime delle esplosioni ci siano tantissimi civili, tra le quali molti bambini, che non hanno niente a che vedere con Hezbollah. Infatti il cercapersone è mille volte più economico di uno smartphone e quindi può essere scelto nell’acquisto da una qualsiasi persona con poche risorse finanziarie. Inoltre il cercapersone è utilizzato dai medici in caso di pronto intervento. Ugualmente i walkie talkie vengono usati quotidianamente da dei normali poliziotti o dagli operai per comunicare tra di loro, per esempio in un cantiere molto vasto. Ma poi c’è un altro tragico problema. E che cioè i possessori delle apparecchiature manomesse si sono trovati quasi sempre in luoghi affollati, cosicché le esplosioni hanno tristemente moltiplicato il numero delle vittime.
Quindi, come detto prima, questa operazione ordita dal Mossad è stata straordinaria e impeccabile sotto tutti i punti di vista. Ma dal punto di vista etico come la mettiamo? Si può dire che si sia trattato di un vigliacco atto di terrorismo?
E lascia interdetti (ma non troppo) il fatto che tale operazione sia stata ordita ed eseguita proprio da una nazione che fin dalla sua costituzione si è sempre qualificata come vittima innocente del terrorismo arabo palestinese. E anzi abbiamo visto di cosa stiano combinando Netanyahu & Co., con l’avallo dello Zio Sam e dei suoi vassalli, sulla striscia di Gaza: un genocidio in piena regola, come detto prima. In sintesi lo Stato di Israele, quando identifica a suo dire 3 militanti di Hamas abbarbicati in un palazzo di 8 piani popolato da famiglie palestinesi, si sente autorizzato a radere al suolo tutto il palazzo. Senza fare un plissè e soprattutto cosciente che nessuno dei rappresentanti della cosiddetta “Comunità Internazionale” muoverà mezzo ciglio davanti a tale abominio. Perché?
Molto semplicemente perché è dal 1945 che i sionisti titillano i sensi di colpa dell’Occidente riguardo la Shoah. E ho parlato di sionisti e non di ebrei in generale a ragion veduta. Poiché non tutti i sionisti sono ebrei e non tutti gli ebrei sono sionisti. Infatti cos’è il sionismo? È un’ideologia come può essere il nazismo o il comunismo. E paradossalmente l’ideologia sionista è perfettamente speculare all’ideologia nazista. Infatti come quest’ultima professava la superiorità del popolo tedesco sugli altri popoli e il diritto a conquistarsi il proprio “spazio vitale” (lebensraum), così il sionismo vagheggia di una Grande Israele popolata esclusivamente dagli appartenenti al cosiddetto popolo eletto da Dio. Cioè gli ebrei, ça vas sans dire…
E in virtù di ciò essi si sentono autorizzati a calpestare il Diritto Internazionale e distruggere qualsiasi cosa sia di impedimento a questo progetto.
Ma la differenza tra nazismo e sionismo consiste nel fatto che l’ideologia propugnata da Adolf Hitler è stata condannata unanimamente senza se e senza ma, mentre i fautori del sionismo hanno perennemente carta bianca per compiere impunemente qualsiasi nefandezza. Il perché di questa dinamica lo abbiamo visto prima. È lo sventolamento della Shoah (o Olocausto) davanti a tutti coloro che si oppongono, o perlomeno rimangono perplessi, riguardo al progetto della sopramenzionata Grande Israele. Di conseguenza basta un nonnulla per essere marchiati indelebilmente come antisionisti, antisemiti e se va bene fascisti o nazisti.
Quindi, sperando di non offendere nessuno, parrebbe di capire che la Shoah abbia lo stesso ruolo della salsa tonnata. Ovvero una salsa che si spalma sulle carni di vario tipo. Il problema è che spesso le salse vengono utilizzate per camuffare e rendere appetibili certe carni non freschissime. Probabilmente anche la carne guasta può essere corretta dalla salsa. Ma quando in mezzo alla salsa vedi i vermiciattoli della carne putrefatta come la mettiamo?
Alessio Paolo Morrone
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