YACHT E INTRIGHI: IL LATO OSCURO DEI SUPER RICCHI E DEI SERVIZI SEGRETI
Diabolik, ma anche gli psicopatici Satanik e Kriminal. Coriacei sopravvissuti i primi due seppure edulcorati col dolcificante, pur a modiche dosi, del politicamente corretto; reliquie gli ultimi, di un immaginario compensatore dei freni inibitori del perbenismo borghese del boom economico, in cui la troppa mercanzia in mostra era pur sempre e come sempre, ben poca alla portata di chiunque.
Ma sarebbero tutte favolette noir, una infinita serie di parti di fantasie mostruosamente galoppanti?
Non credo proprio: Ian Fleming era davvero un valido ufficiale attivo nel servizio segreto britannico, e le sorelle Giussani dei rampolli di ottima borghesia ambrosiana sicuramente al corrente di certe cose che sui mattinali di questura non era il caso di riportare, in un’ epoca in cui Mani Pulite e la magistratura politicante erano, quelle sì, galoppante fantasia. La lettura di Diabolik non è certo quella che ha arricchito il mio bagaglio storico e filosofico, ma mi ha insegnato l’esistenza di certi acidi sciogli serratura e persino sciogli mura o del microfono direzionale; e O07 negli anni Sessanta, un po’ leonardesco, ci ha mostrato prototipi quali l’ automobile volante o pazzeschi sottomarini tascabili.
Se J.Bond alias OO7 è più radicato in scenari verosimili quali la guerra fredda, Diabolik sì muove in ambientazioni di totale fantasia ma solo geografica e di nomi. Eccellente trovata delle autrici che in tal modo possono fare muovere il criminale tra uomini di governo corrotti e istituzioni e situazioni varie che essendo di ” Clerville’ e dintorni non possono dare adito a nessuna coda di paglia bollata.
Insomma, un immaginario così ben (o mal, a seconda dell’ opinione) nutrito mi fa scartare, tra l’ altro su insegnamento andreottiano, le stupide “coincidenze” e, non optando per un intervento della Divina Provvidenza, ma piuttosto e casomai, diaboliko, mi induce a vedere nel naufragio al largo di Palermo una Storia alla Follet o Le Carre.
Il magnifico yacht a vela Bayesian (albero maestro da settantacinque metri) apparteneva alla moglie del cosiddetto Bill Gates britannico Michael Richard Lynch. Nel suo naufragio costui è perito con la figlia, la signora è sopravvissuta : so che è inelegante, ma devo far notare che il Regno Unito ha una nuova super ricca ( e poi dicono mind the gap). Ma sono morti anche il presidente nientemeno che di Morgan Stanley ( super banchiere a capo di una delle principali banche di affari del mondo) Jonathan Bloomer con moglie, e l’ avvocato Chris Morvillo. Tutta la comitiva era stata invitata a una lunga crociera proprio dal Lynch, che voleva celebrare con i suoi amici e collaboratori ( compreso l’ avvocato Morvillo) l’ assoluzione da un processo per una super frode fiscale in cui era coimputato quel suo socio Steve Chamberlain perito nel ” solito” incidente stradale il giorno prima del disastro dello yacht, unico invitato alla crociera non partecipante.
Sembra che tutti lo abbiano dimenticato ma la sciagura ricorda vagamente (vedasi mio articolo all’ epoca), l’ incredibile tempesta sul Lago Maggiore nel 2023 che avrebbe affondato una barca indubbiamente di minor calibro ( su un lago, dico), dove agenti italiani e israeliani anch’ essi festeggiavano non ricordo cosa ammesso che lo si sappia. La mia ipotesi (ripeto, ipotesi) è: un sofisticato marchingegno di esclusiva circolazione del genere drone nautico potrebbe provocare per alcuni devastanti minuti, delle fortissime e distruttive turbolenze.
A completare il quadro dicendo e non dicendo, la stampa main stream (ad esempio Corriere della sera) ci informa del legame di Lynch ( concorrente di Musk e Gates nell’ intelligenza artificiale) con diversi servizi segreti, tra cui l’ immancabile Mossad.
Se questa non è roba da film o fumetti suddetti, fate voi….
A. Martino
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