L’ATTENTATO A TRUMP, BIDEN E IL RISPOLVERATO COVID, URSULA RIELETTA E I SUOI SMS CON PFIZER…E’ TUTTO COLLEGATO PERSINO SPUDORATAMENTE.

L’attentato a Trump e una sua probabile seconda presidenza , il Covid di Biden, e sempre il Covid che “rialza la testa”, la rielezione al vertice eurocratico di una signora alquanto discussa per certi SMS intercorsi con un colosso dell’industria farmaceutica parte in causa nella salvifica puntura di massa….Tutti fatti apparentemente slegati tra loro come per lorsignori è bene che agli occhi delle masse lobotomizzate appaiano, ma in realtà estremamente coerenti e conseguenti, se non sul piano di un comodo e pedante “fuori le prove”, di certo su quello dell’analisi razionale e storica.

Sarà quindi necessaria una particolare franchezza dialettica: gli allergici al “complottismo” e chi non credesse alla natura delinquenziale nell’intimo (che non c’entra nulla con la fedina penale) delle cosiddette elites del cosiddetto Occidente liberale e democratico, sono consigliati di interrompere questa lettura ma di rimanere nel novero dei nostri lettori. A proposito di elites occidentali: probabilmente altrove non sono affatto meglio, ma di sicuro tendono più a farsi i fatti loro e non fanno la morale all’Universo intero.

Iniziamo dall’attentato a Trump. Credo che qualora eletto, tra i suoi primi o primissimi atti sarà il cantiere della pace tra Russia e Ucraina assieme al no a ulteriori finanziamenti a Zelensky (che d’altronde è stato personalmente avvisato in persona da The Donald). Qui sono in ballo non so quante decine (se non centinaia) di miliardi di dollari in commesse di armamenti, secondo voi non è un movente abbastanza serio per aver cercato di eliminare il magnate-statista? Per quanto ne sappia, ci sono balordi che uccidono per trenta o quaranta euro presenti nella cassa di un negozietto.

Non oso dire, e non lo penso nemmeno, che il mandante sia l’istanza più alta della Casa Bianca: ma il potere ha i suoi anfratti e vicoli bui. L’ordine (ottenuto il nulla osta dal “dark side” della cupola globalista) potrebbe essere stato diramato da qualche zelante e rampante alto funzionario ben ammanicato con le forze dell’ordine, magari nel Secret service stesso che è, attenzione, non un “servizio segreto” ma una specie di polizia che si occupa esclusivamente della incolumità del presidente e famiglia ma anche, prima delle elezioni di novembre, dei candidati con la nomination in tasca.

E qui, il mal pensare ha il suo primo incastro con la realtà pluritestimoniata delle forze di sicurezza al comizio in Pennsylvania indifferenti a qualunque avvertenza relativa a uno strano soggetto sul tetto con tanto di fucile. Saremmo innanzi alla draconiana disposizione di ignorare qualunque allarme ma di reagire con assoluta prontezza e decisione letale all’entrata in azione di Thomas Crooks che (novità delle indagini) si avvale prima persino di un drone. Risultato: Trump miracolato per un imponderabile movimento millimetrico della testa, una vittima tra gli astanti al comizio e Crooks abbattuto immediatamente, come nelle migliore tradizioni nella storia degli attentati di prima classe.

Se Trump fosse perito e Crooks di sicuro egualmente freddato come anche a mani sue lo sfortunato quanto eroico ex pompiere di origini italiane, la differenza sarebbe stata freddamente ed esattamente questa: la sicura permanenza della Casa Bianca in mani globaliste, antirusse e granderesettiste. Avrebbero potuto anche fare a meno di sostituire sleepy Yoe in corsa, bastava pomparlo e imbottirlo di farmaci fino a novembre, perché poi ci avrebbe pensato un bel comitato occulto formato dai soliti coniugi Obama e Clinton & c. .

E allora, eccoti un bel terzo contagio da Covid per Biden, utile su due fronti anzi tre: un pretesto per l’allontanamento dello stesso in realtà per responsabilità almeno oggettiva dopo il disastro di domenica, e il preallarme per una nuova pandemia (le Big Pharma hanno decisamente messo la bocca al business vaccinale). E sempre la “nuova pandemia che sarà peggiore della precedente” anche nella provincia italica dell’impero euroatlantista vaticinata sempre più frequentemente (e con scoperta miseria morale e intellettuale da quei correi manutengoli dei soliti virostar dei media) sarà utilissima per indebolire, ma stavolta da subito, un secondo mandato Trump come quella del 2020-22 indebolì la fine del primo mandato e le chances di rielezione.

Influenza aviaria? Malattia X? Variante non ancora vaccinabile del solito Covid 19 in ripresa di contagi (ma gli esiti letali sono sempre a carico dei poveracci con altre problematiche), in fondo sempre buono tanto si può essere anche “asintomatici”? Impossibile prevederlo, probabilmente i signori “esperti” suddetti ne sanno di più virologicamente e in quanto a qualche data di inizio; altrimenti, scusatemi, come fanno a essere tanto insistentemente e candidamente profeti di sventura? Non sono “uomini di scienza, che ragionano su fatti e dati”?

Non si facciano però, tutti i lorsignori e lorsignore, troppe illusioni. Trump è (letteralmente grazie a Dio) un osso molto duro e ha un popolo dietro che negli anni della traversata nel deserto del neoobamismo non si è disperso e non ha mollato affatto, oltre che tante anzi troppe speranze su di sé da tutto il mondo. E dopo la strage di “morti improvvise” grazie al siero “miracoloso”, sarà molto più difficile convincere chi se l’è cavata, a rivaccinarsi o a decidere della sorte dei propri figli. Non basterà mantenere ostinatamente segreti gli SMS intercorsi tra la baronessa Ursula (opportunamente rieletta al vertice eurocratico) e il CEO di Pfizer a proposito di un business vaccinale da settanta miliardi di euro.

A. Martino

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