LETTERA APERTA AGLI ELETTORI FRANCESI

Oh francesi, tutto il mondo ha di nuovo gli occhi puntati su di voi. Ed è lo stesso sguardo che si posò in quel lontano 1789, quando il dolore degli oppressi si tramutò in speranza. Allora, contro il volere di tutte le corti europee, voi foste artefici del vostro destino ed oggi, 235 anni dopo quella gloriosa rivoluzione, siete ancora contro la tirannia.

Certo, non siamo più in presenza del dispotismo dei poteri dell’antico regime, ma è pur sempre una tirannia, quella della finanza mondialista, dei guerrafondai, dei trafficanti di uomini e dei perbenisti globalisti. L’Europa che voi, con noi, avete contribuito a fondare, si è fatta regime tecnocrate e dispotico, dove gli ultimi sono sempre più ultimi e le ragioni di pochi sovrastano e soffocano i bisogni delle moltitudini.

Ebbene voi, domenica, avete la possibilità di liberare il vostro popolo e tutto il Vecchio Continente, dal nefasto operato di questa gente. Personaggi che si definiscono democratici e libertari, ma che in realtà sono più dispotici di quanto non lo furono uomini come Nerone o Caligola. Questi signori – che hanno imposto per primi al mondo il coprifuoco alla propria gente durante la pandemia, che se ne sono fregati altamente delle proteste dei lavoratori e degli agricoltori, e che erano disposti a mandare al macello, in Ucraina, cittadini inermi pur di perseguire i propri scopi – non meritano il vostro rispetto.

La loro democrazia non è plurale, non è condivisa ed infatti non riconosce né il valore del proprio avversario, né tollera che sia quest’ultimo a prevalere. In altri termini, sopportano la presenza delle forze alternative al sistema solo perché, così facendo, possono fregiarsi del titolo di democratici, ma tali non sono se stanno letteralmente facendo il diavolo a quattro per impedire che il Rassemblement National trionfi domenica.

Perché tanto accanimento contro una forza politica che, dal 1972, si è sempre presentata, ininterrottamente, a tutte le competizioni elettorali francesi? Forse per puntiglio ideologico o più verosimilmente per paura di perdere tutte le prebende con le quali certi personaggi si sono ingrassati?

D’altronde la tecnica della “Desistenza” attuata dal cosiddetto “Fronte Repubblicano” è un atto di bullismo politico senza eguali che mette in luce come, ad esclusione del “RN”, tutte le forze siano tra loro speculari ed intercambiabili. Ergo, il sistema democratico francese che finora ha governato il Paese non era altro che una messa in scena poiché non è mai esistita una vera opposizione.

Questo, cari elettori francesi, voi lo sapete molto bene e pertanto, per porre fine a questo sistema marcio – che con la propria caduta innescherebbe una serie di ripercussioni positive anche nel resto d’Europa – vi invito a correre in massa alle urne e a convincere anche chi non è recato al primo turno a votare di presentarsi ugualmente al seggio per esprimere il proprio consenso verso il Rassemblement National.

Solo così potremo porre fine a questa farsa grottesca.

Viva la Francia libera!

Viva l’Europa dei Popoli liberi!

Lorenzo Valloreja

Saggista e Analista Politico italiano

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