UN G7 DA RICORDARE: LUCI E OMBRE DI UN VERTICE MONDIALE

Non è iniziato sotto i migliori auspici questo G7. Tra premier zoppicanti, alcuni quasi bocciati nelle recenti elezioni e altri in attesa di votazioni con la concreta possibilità di non essere rieletti, le premesse non sembravano favorevoli. L’illusione di forza politica, basata su un apparente consenso spesso frutto di interpretazioni distorte e di un’informazione non sempre chiara, nasconde una realtà in cui molti leader rappresentano solo una sparuta parte degli elettori nazionali.

Molti elettori, forse disillusi da proposte discutibili formulate da politici “onniscienti”, hanno scelto di dare un segnale non recandosi a votare. In questo contesto, i “Grandi della Terra” si sono riuniti in Italia per decidere le sorti di milioni di cittadini, non solo italiani ed europei, ma del mondo intero. Questi leader, sebbene in minoranza, si autodefiniscono i “Grandi della Terra”, dimenticando che rappresentano solo una parte della popolazione globale, spesso nemmeno la maggioranza dei propri cittadini.

L’inizio del vertice ha evidenziato gravi carenze logistiche, aggravate da misure correttive inefficaci che hanno suscitato forti e giustificate proteste da parte delle forze dell’ordine, trattate senza rispetto e dignità. Lo svolgimento e la conclusione del G7 non hanno portato a nulla di costruttivo, mantenendo lo status quo e alzando ulteriormente l’asticella verso il conflitto invece di cercare il dialogo.

Le decisioni prese durante il G7 hanno incluso lo stanziamento di ulteriori miliardi, da reperire a spese dei contribuenti europei, per alimentare la guerra, contraddicendo il tanto citato obiettivo di pace. Questo paradosso solleva dubbi sui reali successi del vertice, nonostante l’enfasi con cui alcuni ne parlano.

Nonostante le proclamazioni di successo, nessun tavolo di pace è stato aperto, né è stata fissata come obiettivo la ricerca di trattative. La rimozione della parola “aborto” dalle discussioni è stata considerata un successo da alcuni, ma questa decisione solleva ulteriori interrogativi sulla coerenza con i diritti umani tanto decantati.

In questo contesto, è fondamentale ricordare le definizioni di diritto e diritti dell’uomo secondo il dizionario Treccani. Il diritto è un insieme di norme giuridiche che comandano o vietano determinati comportamenti, mentre i diritti dell’uomo spettano a ogni persona in quanto essere umano, indipendentemente dallo Stato. Tuttavia, la discussione sui diritti LGBTQ+ sembra essere diventata una prevaricazione strumentale, creando scontri ideologici.

Tornando al G7, è significativo il primo storico intervento di un Papa, rappresentato da Bergoglio. Tuttavia, le conclusioni del vertice sono state riportate con enfasi dai media, concentrandosi su dettagli come i menù raffinati offerti ai leader mondiali. Il presidente USA Biden, ad esempio, non ha partecipato alla cena di gala offerta dal presidente italiano Mattarella, ufficialmente per motivi di salute, ma alcuni ipotizzano fosse impegnato in una conferenza con Zelensky.

Mentre i media esaltavano i vini italiani, il gelo tra Meloni e Macron, evidenziato da sorrisi forzati e baciamano, è stato notato da molti osservatori. Tuttavia, le spese per queste prelibatezze e per ospitare i leader in lussuose sistemazioni ricadono sulle spalle dei cittadini italiani, che spesso faticano a sbarcare il lunario.

In questo contesto, ci chiediamo quale trattamento sia stato riservato alle forze dell’ordine, inviate per proteggere i leader ma spesso trascurate nelle loro esigenze di base. È doveroso chiedersi se i loro diritti e la loro dignità siano stati rispettati, specialmente alla luce delle condizioni disumane delle navi alloggio e della qualità del cibo somministrato.

Riflettendo su quanto accaduto, emerge una preoccupante mancanza di rispetto per coloro che lavorano duramente per garantire la sicurezza, spesso a costo della propria vita. Le stesse forze politiche che proclamano di difendere i diritti dei lavoratori sembrano scegliere selettivamente chi tutelare, ignorando le disparità di trattamento economico e professionale.

Questo G7, descritto da alcuni come un successo, solleva molti interrogativi sulla coerenza e sull’efficacia delle decisioni prese. Mentre i leader mondiali si riuniscono per discutere di pace e sicurezza, è essenziale garantire che tutti coloro che contribuiscono al buon funzionamento di tali eventi siano trattati con il rispetto e la dignità che meritano.

Ettore Lembo

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