VINCENZO DE LUCA FA IL … VINCENZO DE LUCA, E LA POLIZIA FA L’OFFESA.
Contro il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca riguardo alla sua piccola marcia su Roma di sindaci meridionali per protestare contro le nuove autonomie regionali, si è espresso pure il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (e non è poco, dato che a questo punto abbiamo una istituzione contro altre istituzioni):
“ La mia riconoscenza e apprezzamento alla questura di Roma e alle forze dell’ordine che anche oggi, con l’equilibrio e la professionalità che le contraddistinguono, hanno saputo gestire al meglio la manifestazione cui hanno partecipato alcuni amministratori locali a Roma, a fronte anche di gravi provocazioni e di violazioni di prescrizioni preventivamente condivise”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che aggiunge: “spiace molto che nell’occasione sia mancato il rispetto per gli uomini e le donne in divisa anche da parte di chi, per il ruolo che ricopre, dovrebbe invece rappresentare le proprie idee all’insegna del massimo rispetto delle istituzioni e delle regole“. (ANSA).
Anche organismi sindacali delle forze dell’ordine hanno stigmatizzato l’accaduto. Aggiungo solo che gli “alcuni amministratori locali” di cui parla Piantedosi, erano a detta di De Luca, ben duecento sindaci con tanto di fascia tricolore.
In realtà, salvo un bizzarro epiteto di “pinguino” rivolto da De Luca a un funzionario di polizia (forse sovrappeso, penserei), De Luca l’ha messa piuttosto sul melodrammatico (sfociato poi, molto tranquillamente, nella contemplazione di un portone di Palazzo Chigi inesorabilmente sbarrato e in una sortita nel Transatlantico semideserto della tarda mattina del venerdì prefinesettimanale).
Eppure, ai poliziotti che a via del Corso gli dicono che “non si può andare oltre” De Luca aveva urlato che “allora bisogna che qualcuno ci riceva sennò dovete caricarci, è chiaro? Ci dovete uccidere”. Decisamente esagerato, anche se personalmente, non vi trovo mancanza del famoso “rispetto per le istituzioni” che negli ultimi anni, forse, sono alquanto ipersensibili. Sicuramente fuori dal galateo almeno, però, l’epiteto di str…a rivolto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, assente da Palazzo Chigi, lo aveva invitato al “lavorare di più e manifestare di meno”: apriti cielo. Però costei se l’è forse cercata, dato che ogni cittadino in uno stato che dovrebbe essere tanto democratico, dovrebbe avere il diritto di manifestare quando, e quanto, gli sembri.
Il prof. Vincenzo De Luca continua a essermi simpatico per la sua fisiologica tendenza a parlare (o urlare) fuori dal coro del suo partito in primis (anche se faccio finta di non ricordare il suo fanatismo pro lockdown). Però a questo punto, la smetta cortesemente con le sue ormai mitiche dirette sui social che hanno fatto la fortuna di Crozza, in cui si erge su un piedistallo da maestro di vita e di virtù civiche. E’ come tanti altri ( o almeno, spesso cerca di apparire tale) un italiano non sottomesso e dissidente; e che ogni tanto perde la pazienza.
A. Martino
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