UN VEGLIONE “ISTITUZIONALE” FINISCE MALE COME UN WESTERN DA QIATTRO SOLDI: LA PISTOLA DA SIGNORA, IL PARENTE DI UNO SCERIFFO FERITO…
Indubbiamente, non è un segno di cambiamento morale che il governo Meloni possa vantare, anzi.
Riguardo l’incidente che ha coinvolto nell’ultima notte dell’anno nel piccolo comune di Rosazza (prov. di Biella) il sottosegretario alla Giustizia Emanuele Delmastro e il deputato on. Andrea Pozzolo oltre soprattutto al parente di un uomo della scorta, mi sembra corretto premettere la ricostruzione che l’on. Delmastro ha fornito a La Repubblica. Rispettiamo e comprendiamo il momento drammatico per la vita delle persone coinvolte, e delle loro famiglie; ma non possiamo evitare di usare il cervello.
“Mi sento veramente sfortunato…Era una festa in un comune molto piccolo del Biellese, anche il deputato Pozzolo ha una casa in quella zona; è passato davanti alla Pro loco, ha riconosciuto le macchine della mia scorta e l’auto di mia moglie e intuito che potevamo essere lì. Mi ha chiesto se più tardi poteva passare per un brindisi e io ovviamente gli ho detto di sì – aggiunge il sottosegretario – Ci conosciamo, lui fa l’avvocato, è alla sua prima elezione in Parlamento. È arrivato verso mezzanotte e mezza, non ha fatto il brindisi con noi e su Facebook ci sono le foto di lui che festeggia con la sua famiglia”.
“Stavo raccogliendo il cibo avanzato per andare via, avevo quattro buste da portare in auto. Ero uscito con le prime due, ritorno indietro per prendere altre due e sento la moglie di quello che è stato ferito, che poi è il marito della figlia di uno della mia scorta, che grida ‘un botto, un botto’. Ho pensato che fosse esploso un petardo, invece era un colpo di pistola. La mia scorta voleva che andassi subito, ma io ho detto che volevo sapere cosa fosse successo al ragazzo. Neppure la moglie o i figli hanno visto com’è andata”. Per quanto riguarda l’inopportunità di andare armato a una festa, il sottosegretario Delmastro è senza sfumature. “È unastranezza. Io sono basito. Gli ho detto di venire, ma mai avrei immaginato portasse una pistola e se l’avessi immaginato gli avrei detto di non venire”.
Integro io il disegno sommario del fatto, su cui la magistratura farà il proprio lavoro, con l’informazione che l’arma del fattaccio è una “sfiziosissima” North american arms LR22 che una volta era detta “pistola da donna” perché va benissimo in una borsetta (o in una partita a poker nel vecchio West nascosta dal baro nella larga manica di una elegante camicia, o ancora detta negli USA mouse gun); e facendo presente che il veglione sembra organizzato dalla sorella dell’on. Delmastro (Francesca), sindaco del piccolo centro del Piemonte montano. Inoltre, l’on. Pozzolo, anche se sottoposto ad alcune misure restrittive come la sospensione del porto d’armi (la pistola era detenuta con assoluta regolarità), ha deciso di appellarsi alla immunità parlamentare.
Fin qui i fatti, ricostruiti dall’interessato non il più rilevante o penalmente sanzionabile (credo), ma di certo più mediaticamente esposto e conosciuto, almeno al 31 dicembre 2023. Però un giornalista de L’Ortis non può non trarre delle prime conclusioni, delle deduzioni, e delle domande che altri, per ipocrisia e malinteso “rispetto delle istituzioni” si guardano bene dal porre al pubblico.
1)L’on. Pozzolo non è uno squilibrato o un violento, è un avvocato ben conoscitore delle leggi. Se è andato a un veglione armato è stato perché con quel gingillo voleva semplicemente…sparare come da tradizione (forse stupida), oggi vietata anche per i botti più innocui da svariati sindaci anche con la motivazione del benessere animale, ma di fatto per un parossismo regolatore e generatore di multe e penalismi tipico di chi, dalla pandemia in particolare, vuole far vedere “chi è a comandare”. Però, a quanto pare, per qualcuno (della serie Lei non sa chi sono io) è naturale anche l’uso, altro che di stelline o petardi, bensì di vere e proprie armi.
2) Tutta la dinamica della serata che doveva essere di gioia e buon augurio, non appare alquanto improntata a un clima “istituzionale” chiuso, e da caste a reciproca solidarietà e in sodalità amicale e parentale alla, e ci risiamo, “noi siamo noi e voi non siete un ….”?, partendo da membri dell’establishment arrivando fino a forze dell’ordine? Non male, per un partito “law and order” bollato fino alle lezioni del 2022 come “populista”. La sorella del sottosegretario sindaco organizzatore del veglione ovviamente per cittadini selezionati (a spese di chi, sicuramente dovrebbe interessare alla magistratura); l’amico onorevole e vallo a sapere quanti altri amici , parenti degli amici, amici dei parenti etc. Purtroppo per gli sfortunati e assolutamente involontari interpreti, a voler essere spietatamente sarcastico, manca solo il saloon con gli ubriaconi e le ballerine molto facili e sembrerebbe una situazione da western B movie.
3) Al giorno d’oggi, per entrare in un tribunale, occorre la scansione di persona e oggetti trasportati: fatevi trovare in tasca un tagliaunghie, e avete finto di campare, come si dice volgarmente. Eppure, la scorta di Delmastro non ha forse lasciato che gli si avvicinasse una persona non certo con un temperino o una limetta da manicure, ma con una pistola.?
4) il poveraccio ferito risulta, a quanto pare, genero di un membro della scorta. Non è che forse, qualcuno tradito dalla particolare atmosfera della serata, ha voluto la compagnia sul lavoro anche dei familiari? Era l’unico parente o amico dell’operatore di sicurezza? A detta dello stesso Delmastro, non sembra. Anche gli altri della scorta hanno usufruito della compagnia dei familiari, che per quanto ne so dovrebbe essere stravietata? Immaginate una volante i cui operatori si portino dietro figli o coniugi o genitori….
Mi viene voglia, non so bene perché, di citare i versi iniziali di Povera patria di Franco Battiato: certe parole sono un po’ forti, ma nel 1991, ovviamente, non erano pensate per le persone di oggi. Si sa che la realtà odierna è profondamente diversa, sono passati oltre trenta anni…o no? Insomma, ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è puramente casuale……
“ Povera
patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos’è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che
fanno
e tutto gli appartiene….”.
A. Martino
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