E’ MORTO GASTON GLOCK, IL CREATORE DI UNO DEGLI OGGETTI SIMBOLO DI FINE DEL VECCHIO SECOLO (E DI QUELLO IN CORSO):UNA PISTOLA.
E’ morto l’ingegnere austriaco Gaston Glock all’età di novantaquattro anni.
Negli anni Ottanta progetto e realizzò una pistola calibro nove, in grado di esplodere ben diciotto proiettili con una ricarica.
Pur dirigendo un’azienda specializzata in coltelli e altri utensili decisamente meno letali, l’ingegner Glock si improvvisò armaiolo e rispose (con successo) a un bando delle forze armate di Vienna. La pistola venne immediatamente e clamorosamente apprezzata in tutto il mondo. Punti di forza: il massimo di leggerezza, e contenimento delle dimensioni relativamente all’affidabilità del tiro.
Le Glock (nei loro diversi modelli e varianti) non sono assolutamente dei “classici” delle armi con suggestioni storiche e interesse museale (vedi a esempio le pistole Beretta o Colt, invece delle germaniche Luger o Mauser), ma divennero ben presto un fenomeno pop (alquanto inquietante, dato che parliamo pur sempre di strumenti di morte) grazie a una marea di film e telefilm, soprattutto americani, in cui sia poliziotti che criminali le prediligono.
Nonostante il patrimonio della famiglia Glock sia stimato in circa un miliardo di euro, Gaston Glock ha condotto una vita ritirata e non ha mai reciso il cordone ombelicale, personale e aziendale, con la sua Austria che un tempo fu il cuore del grande impero multinazionale degli Asburgo.
A. Martino
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