ALLA FINE, L’HANNO MESSO NERO SU BIANCO. LA CHIESA (POST)CATTOLICA ACCETTA ANZI BENEDICE I MATRIMONI OMOSESSUALI. IL 18 DICEMBRE 2023 SARA’ UNA DATA TRA LE PIU’ RILEVANTI DELLA STORIA.

Come ben sappiamo, era nell’aria ormai da anni. Questo 18 dicembre 2023 fa la Storia. Bergoglio ha finalmente firmato una delle più importanti cambiali alla base dell’uscita di scena di Benedetto XVI (le cosiddette dimissioni) con la sua conseguente presa di potere, ovvero l’accettazione da parte della Chiesa cattolica, dell’omosessualizzazione globale (che in realtà riguarda più che altro il cosiddetto Occidente).

Da oggi, per la Chiesa postcattolica, il rapporto omosessuale non è più peccaminoso. E’ stata pubblicata infatti la dichiarazione del Dicastero della Santa Sede Fiducia supplicans in cui, sostanzialmente, si accetta il matrimonio tra omosessuali. Essa è firmata dal suo responsabile Victor Manuel Fernandez (detto Tucho, da molti ritenuto omosessuale praticante), ed approvata e controfirmata dal suo superiore (e connazionale) “papa” Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio.

Sì, lo so: in tale documento si afferma che il matrimonio resta quello tra uomo e donna, che la benedizione resta solo una benedizione, blablabla…Ma è solo, in tutta la franchezza, una masturbazione a sfondo teologico con un solo esito, il cui concetto stesso è bandito dal postcattolicesimo bergogliano: eresia, dalla imponente, inedita portata in quanto creata dai vertici stessi della chiesa (post)cattolica. Si sa benissimo la eco che ciò avrà nel main stream: devastante, epocale, neoantropologica. E che cosa capirà l’uomo medio: capirà ciò che ho detto prima, non i patetici e farisaici distinguo di una curia-Sinedrio che tra qualche decennio, semplicemente, non avrà più “materiale umano” di cui occuparsi.

E’ il solito, vecchio metodo della rana bollita: i residui greggi di lobotomizzati fedeli, accompagnati per mano a buttarsi nel dirupo del nichlismo neoliberlcapitalistico, fra qualche anno accetteranno anche un vero e proprio matrimonio del genere, con tanto di scambio delle fedi e tutto il resto.

E’ una sedicente Chiesa, che nella sua ansia di compiacimento, ha ormai persino ripudiato qualunque razionalità tomistica e aristotelica, ma se vogliamo, in fondo, persino illuminista. Ma insomma, questi cavolo di rapporti omosessuali sono secondo voi conformi al vostro insegnamento bimillenario o no?

Ebbene, se lo sono, questo famoso matrimonio ammettetelo, e basta.

Se non lo sono, continuate a ritenerli inammissibili ovvero, come insegnavate, “peccaminosi”. E allora, come fate a benedire il peccato?  Ma molto più bergoglianamente, la visione è una terza: Peccato, dottrina, tradizione…basta con questo vecchiume, fate quello che volete e cercate di volervi bene. Per quanto riguarda noi preti, non vi romperemo più le scatole, però consentiteci di uscire di scena con un certo stile. Siamo tutti vecchi, e un po’ di residua dignità con relativo onore delle armi, non potete negarcelo…

Gli esiti della bomba di oggi si vedranno compiutamente tra non molto, direi non oltre il prossimo anno.

Uno scisma? Il disorientamento ulteriore di molti dei residui fedeli di Cristo, con avvicinamento alla galassia “tradizionalista” in tutte le sue varianti dal lefevrismo al sedevacantismo o semplicemente e addirittura con abbandono della pratica religiosa in ambito istituzionale? Una confluenza nella ortodossia?

Da non trascurare nemmeno l’impatto con il dialogo ecumenico che al “leader religioso” Bergoglio dovrebbe stare molto a cuore. Se infatti, la cosa entusiasmerà i quattro gatti delle chiesette statali scandinave o anglicana, non so cosa possa pensarne un ayatollah iraniano o il Gran Muftì di Gerusalemme.

Sconcertante questo regalo di Natale, in esoterica concatenazione con la morte di Benedetto XVI (“ex” papa) proprio il 31 dicembre 2022, come a rifiutarsi di vivere questo anno decisamente foriero di tempi nuovi, anzi nuovissimi, anzi edificatori di un Nuovo Ordine morale e antropologico. Ma è detta l’ultima parola?

A. Martino

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