IN ITALIA SI SPINGE L’ANTINFLUENZALE “RINFORZATO” PER TUTTI MENTRE NEL REGNO UNITO TORNA A PAGAMENTO PER GLI UNDER 65
Mentre il Governo vara il nuovo decreto per “liberare” gli infettati dal Covid (gira ancora, ma in forma lieve), i soliti bassotti, le viole e i riccardoni gridano che “non è finito nulla”: occorre mantenere alta la guardia, inocularsi l’anti-influenzale con tanto di aggiuntina del siero “Co-magico”, a partire dalla fine dell’estate.
Insomma, finita una pandemia, ne inizierà subito un’altra: in tivvù, i soliti noti, pronosticano una nuova ondata in autunno, che si prospetta, come al solito, terrificante! (volete aggiungerci anche il clima impazzito?) Pure il ministro – che non spicca per coraggio e iniziativa – ha affermato che “basta obblighi, si usi il buonsenso. E chi è positivo eviti di avvicinarsi alle persone fragili…”.
Ma sulle vaccinazioni antinfluenzali+anti-cov su tv e giornalini si viaggia compatti, senza ovviamente sentire il parere di altri esperti (senza gettone di presenza e/o senza “sostegni” ai loro ospedali da parte delle big Farm), magari autori di ricerche scientifiche pubblicate su riviste accreditate e prestigiose, quali The Lancet, Nature, Science, Pubmed …Nel Regno Unito, martedì 9 agosto, laJoint Committee on Vaccination and Immunisation(Jcvi) ha proposto la non gratuità dei vaccini anti-influenzali e anti-virus & Co per i sani tra i 18 e i 64 anni.
Quindi chi vorrà fare vaccini e richiami dovrà sborsare circa 20 sterline ad inoculazione. Sarà gratuita la vaccinazione antinfluenzale e anti virale solo per bimbi, donne incinte, persone fragili e anziani delle Rsa.
Ma non solo, in UK le vaccinazioni antinfluenzali partiranno in ritardo, non più a settembre come ogni anno, ma non prima di ottobre, in attesa che arrivi il nuovo vaccino anti-covid che verrà eseguito insieme a quello anti-influenzale. Insomma, si torna al solito grande business delle grandi case farmaceutiche, consumato sulla pelle dei cittadini ignari.
Secondo il Commissione Medico Scientifica Indipendente (CMSI), che da due anni raccoglie informazioni cliniche in Italia e nel mondo: “la vaccinazione antinfluenzale è propagandata e spinta in modo incessante“, nonostante i risultati meno che mediocri (che la propaganda non riporta) nel ridurre i casi di influenza: nelle rassegne sistematiche Cochrane delle ricerche più valide, per prevenire 1 vera influenza gli adulti sani (da 16 a 64 anni) dovrebbero attuare decine di inoculazioni di vaccino, le donne in gravidanza 55 inoculazioni, e gli anziani ≥65 anni 42 iniezioni per prevenire 1 sola sindrome influenzale.
Quest’ultima condizione, clinicamente indistinguibile da un’influenza, può essere causata o da un vero virus influenzale, o da rinovirus, coronavirus, adenovirus, virus parainfluenzali, metapneumovirus ecc.
“Per la prole delle donne incinte, avere entro i 6 mesi un influenza in meno (ma con rischi anche seri in più) richiede di inoculare 56 madri” afferma lo studio di CMSI.
Per gli anziani intorno ai 65 anni non va meglio, secondo un’ importante e corposa ricerca in UK con disegno di regressione discontinua (durata 20 anni), che ha finalmente superato gli errori sistematici che affliggono centinaia di studi osservazionali, “ha mostrato che la vaccinazione antinfluenzale non era affatto associata a riduzione di ricoveri e mortalità per polmonite o influenza e di ospedalizzazioni e mortalità totale (su ben 7,6 milioni di morti). Semmai, vaccinazioni antinfluenzali indiscriminate si sono associate ad aumento di questi esiti, pur in modo lieve e non statisticamente significativo”.
Quindi, “il principio di precauzione dovrebbe invece frenare la spinta a rivaccinazioni sempre più frequenti, quando non ci siano prove scientifiche indiscutibili di benefici ben superiori ai rischi noti a breve, ma anche a lungo termine, derivanti da ricerche scientifiche di alta validità e indipendenti da interessi commerciali” afferma il dottor Alberto Donzelli del CMSI.
Per chi vuole capire e informarsi, le fonti ci sono …
Reagente 19
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