PER LA PRIMA VOLTA DA MANI PULITE, IL POTERE ESECUTIVO RESISTE A QUELLO GIUDIZIARIO.

La Giunta per le Immunità del Senato non accoglie la richiesta del Tribunale dei ministri di Catania di poter processare il ministro dell’Interno Matteo Salvini con l’accusa di “sequestro di persona aggravato”,  non avendo fatto sbarcare per 5 giorni 177 migranti dalla nave Diciotti. I voti a favore della proposta del presidente della Giunta Maurizio Gasparri di rifiutare l’autorizzazione sono stati 16; 6 i contrari.

Constatiamo con viva soddisfazione che il popolo del M5S, consultato on line e con un livello di adesione mai visto nel passato, si è per il 59% pronunciato contro l’autorizzazione a procedere, cosa per nulla scontata. Evidentemente ha prevalso il buon senso nel riconoscere all’azione del ministro Salvini un’assoluta istituzionalità, corrispondente a valutazioni politiche, magari legittimamente criticabili e attaccabili in sede parlamentare e di opinione pubblica, ma integralmente non delinquenziali.

La posta in gioco era davvero grave : mentre altre volte si è attaccato un governo o suoi componenti per imputazioni personali o non strettamente legate all’azione governativa o istituzionale anzi in completa contraddizione con essa (corruzione ecc.), questa volta era in ballo proprio la insindacabilità dell’azione ministeriale compiuta per far rispettare le leggi; anzi tali atti erano ipotizzati come delinquenziali per un “teorema” puramente ideologico e pensierounicista.

E’ vero che si dovrà ancora pronunciare l’ Aula, ma tutti i sovranisti e patrioti italiani possono trarre un sospiro di sollievo, rallegrarsi, e augurare buon lavoro con immutato entusiasmo a Matteo Salvini.

A.MARTINO

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