DOPO IL PIZZINO PER QUATTRO PAROLE DI CONDOGLIANZE E I PIAGNUCOLAMENTI, ORA BIDEN ESALTA LA BONTA’ DI UN GELATO
Joe Biden sempre più sospettabile di marasma senile (e si è pure ricandidato per un secondo mandato, povera America e poveri noi suoi satelliti).
Dopo il “pizzino” ricopiato sul registro dei messaggi di condoglianze alle esequie di Elisabetta II o il suo frequente sciogliersi in lacrime al cospetto di Zelensky, mi colpisce la sua demenziale esternazione dopo la strage del trans a Nashville, che anche se il suddetto ne fosse stato ancora all’oscuro (ma temo che il “commander in chief “sia all’oscuro di tante se non troppe cose), non ha comunque alcun senso neanche umoristico se non per uno sfegatato dem americano.
Partecipando a un evento di donne imprenditrici alla Casa Bianca, il presidente USA così ha esordito: “ Mi chiamo Joe Biden. Sono il marito della dottoressa Jill Biden. Sono sceso perché mi hanno detto che c’era il mio gelato preferito”.
Tutto sommato e al confronto, la frase di Nerone che Svetonio gli attribuì in punto di morte “quale grande artista muore con me”, mi appare più sensata. E per rimanere in ambito classico, come non commentare latinamente con il proverbio antichissimo “ Quos vult Iupiter perdere, dementat prius”. Ovvero: a chi Giove vuole mandare in rovina, prima toglie la ragione.
A. Martino
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