CANE NON MANGIA CANE
Alla fine la Corte Costituzionale si è espressa riguardo l’obbligo vaccinale e la gestione politica della presunta emergenza socio sanitaria. E come era facile immaginare è risultato che durante la cosiddetta pandemia il governo italiano e il Comitato Tecnico Scientifico si sono comportati in modo ineccepibile e che la vaccinazione obbligatoria non lede i diritti e la libertà dell’uomo. Anzi stupisce di come tante persone abbiano potuto anche minimamente pensare o sperare in un verdetto diverso, poiché è noto a tutti che “cane non mangia cane”. È come se il famoso processo di Norimberga fosse stato presieduto da Adolf Hitler in persona! E a proposito di Norimberga si può affermare tranquillamente che la Corte Costituzionale ha posto una pietra tombale sulla mai nata, ma vagheggiata, inchiesta parlamentare riguardo la passata gestione pandemica. Sarebbe a dire che tutti gli attori, dai protagonisti alle comparse, che hanno preso parte alla squallida messinscena portata avanti fino ad oggi possono considerarsi in una botte di ferro. Perfettamente blindati contro ogni indagine, giudizio o condanna. Inoltre questo verdetto scongiurerebbe milioni di richieste di risarcimento da parte delle vittime da vaccino.
E questa è l’ennesima conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, che l’Italia è a tutti gli effetti una colonia a stelle e strisce e che tutti gli uomini al potere (politico, mediatico, militare e giudiziario) sono eterodiretti da Washington, dalla NATO o chi per loro.
Ora, dopo questa sentenza, si teme da più parti una imminente “cinesizzazione” dell’Italia o un Great Reset sempre più vicino.
Chi scrive, in quanto cattolico, cerca sempre di fuggire la disperazione e quindi sono naturalmente portato a vedere il proverbiale “bicchiere mezzo pieno”.
La sentenza sopracitata è indubbiamente inquietante. Perché se vengono avallati dei crimini commessi in passato va da sé che ugualmente saranno avallati degli ipotetici crimini futuri. Ma vorrei fare alcune considerazioni.
A chi prospetta futuri scenari apocalittici come lockdown totali e vaccinazioni coatte voglio ribadire che, come detto prima, l’Italia è una colonia statunitense e quindi, parafrasando il noto adagio, “non si muove foglia che Washington non voglia”. E quindi vediamo che dopo la vittoria dei repubblicani alle elezioni di mid term il già traballante Joe Biden si ritrova, come si suol dire, nella condizione dell'”anatra zoppa”, per non dire in sedia a rotelle.
Se poi pensiamo che anche la Corte Suprema di New York ha smantellato pezzo per pezzo la farsa pandemica non penso che gli USA possano autorizzare in Italia un’ennesima emergenza socio sanitaria.
Ma poi c’è un altro fatto. Tempo fa L’Istituto Superiore di Sanità rese noto che gli italiani che non avevano fatto neanche una dose erano stimati intorno ai 15 milioni. Ora sappiamo tutti che la propaganda di regime tende a gonfiare e sgonfiare cifre a seconda degli interessi del suddetto regime. Quindi verrebbe da pensare che gli italiani non sierati siano almeno il doppio. Ma poi ci sono altri milioni di italiani che hanno fatto 1, 2, 3 dosi poiché ricattati e hanno detto: “Basta!”. Infine bisogna annoverare tutti quegli altri che si sono vaccinati volontariamente ma poi si sono pentiti.
Perciò se partiamo dal presupposto che almeno 3/4 degli italiani siano totalmente refrattari a qualsiasi ulteriore vaccinazione obbligatoria, sarebbe molto difficile per i potenti di turno reiterare la squallida e vile messinscena del green pass.
Inoltre voglio fare mio l’ottimismo dell’avv. Mauro Sandri, il quale ha affermato che qualora si possano consultare le motivazioni della sanzione sopramenzionata si potrebbero trovare degli elementi importanti per poter smontare l’impalcatura eretta dalla Corte Costituzionale.
Concludo riflettendo sul fatto che da più parti si sta portando avanti una pseudo teoria alquanto bislacca. Secondo la quale il Mondo sarebbe un luogo più giusto e più felice se tutte le donne fossero al potere. Guarda caso la gran parte di aberrazioni a cui abbiamo assistito o subito in questi ultimi tempi, a livello nazionale e internazionale, sono state perpetrate proprio da donne al potere. Come il presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra, per esempio.
Alessio Paolo Morrone
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