È proprio vero che non c’è peggior sordo di chi non voglia e non sappia ascoltare.

È vero o non è vero che Putin ha:

• Decretato la mobilitazione parziale del proprio esercito richiamando 300mila riservisti?
• Ricordato a tutto l’occidente che la Russia pur di difendere il proprio spazio vitale è disposta a ricorrere a qualsiasi mezzo, ivi comprese le armi atomiche?
• Indetto dei referendum nelle zone occupate per facilitare l’ingresso di queste ultime nella Federazione prima che un ente terzo potesse opporsi a tale soluzione?

Certo che sì, è tutto vero! Come è vero che il mainstream ha interpretato tutto questo come un gesto di debolezza e di follia.

Costoro però sanno molto bene che la partita in atto è tutto fuorché conclusa in loro favore.

Infatti la controffensiva Ucraina si è già arenata e ben presto arriveranno le piogge unitamente al gelo.

Ghiaccio, quest’ultimo, che, a novembre, dopo le elezioni americane di medio termine,‘rischia di lasciare con il cerino in mano solo gli sprovveduti europei, quelli, cioè, delle sanzioni a tutti i costi e del GPL americano.

La Russia è un pericolo atomico?

Non più di quanto non lo fosse già stato in passato visto che, la Crimea, è stata annessa dietro referendum già nel 2014 e, quindi, stante così le cose, il Cremlino avrebbe tutte le ragioni per difendere la propria integrità territoriale anche con le armi atomiche, eppure non lo ha fatto allora è non lo farà neanche ora.

Tuttavia il segnale è quantomai chiaro ed inequivocabile per tutti: Non infastidite più di tanto il cane che, fino a prova contraria non ha fatto altro che dormire, poiché, se sollo avesse voluto, avrebbe potuto fare molti più d’anni e morti di quelli finora conteggiati.

La guerra ahimè è guerra e come tale fa schifo.

Pertanto, prima termina è meglio sarà per tutti, ucraini ed italiani compresi.

Lorenzo Valloreja