Il ritorno di Trump a Washington sembra ormai prossimo e così i topi incominciano ad abbandonare la nave.

E’ stata battuta infatti da pochissimo la notizia che Anthony Fauci, famoso immunologo, ha annunciato che a dicembre si dimetterà da consigliere medico della Casa Bianca e dalla direzione del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid),  dopo averlo guidato per 38 anni.

Ricordiamo che Fauci è stato consigliere di sette presidenti.

Tanti i suoi impegni, dalla lotta all’Aids ai timori per l’antrace del 2001, dall’epidemia di Ebola e Zika a quella da coronavirus tuttora in corso.

“Dopo 50 anni di servizio pubblico, un nuovo capitolo della mia carriera fino a quando avrò energia e passione per mio campo”. “Lascerò le mie attuali posizioni ma non vado in pensione, voglio usare quello che appreso come direttore del Niad per continuare a far progredire la scienza e la sanità pubblica e fare da mentore alla prossima generazione di leader scientifici”, lo ha riferito nell’annunciare le sue dimissioni ad i media americani.

Fauci, 81 anni, guida il Niaid (l’Istituto Nazionale di allergie e malattie infettive statunitense) dal 1984. Vi era entrato come medico nel 1968, quando aveva 27 anni, e di lì a breve è stato individuato come astro nascente nel settore. Più di recente l’immunologo è stato anche consigliere medico capo di Joe Biden nella lotta alla pandemia. Poco prima, aveva affiancato il predecessore Trump trovandosi spesso in disaccordo con lui. 

Durante i quasi quattro decenni sotto la sua guida, l’Istituto Nazionale di allergie e malattie infettive è passato dall’essere un organismo poco conosciuto con un budget annuale di 350 milioni di dollari a una realtà nota in tutto il mondo disponibilità superiori ai 6 miliardi di dollari.

Ettore Lembo