LA MEDIAZIONE DEL VATICANO INIZIA A PRENDERE “SOSTANZA”.
La notizia che la Federazione Russa accolga “con favore gli sforzi di mediazione della Santa Sede nel conflitto in Ucraina” non può che riempirci di gioia in quanto, essa, va nella direzione da noi sempre auspicata e per la quale, nel nostro piccolo, abbiamo sempre lavorato.
Il Vaticano, non essendosi mai schierato apertamente da una parte, piuttosto che un’altra, durante tutti questi 100 giorni, è l’unica autorità morale che può contribuire seriamente alla realizzazione della pace.
Sarebbe oltremodo grave ed autolesionistico se, le autorità italiane, come da noi più e volte già richiesto al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, non facessero tutto quanto è in loro potere per favorire la realizzazione della mediazione della Santa Sede.
La Russia, a questo punto, a scanso di equivoci, è del tutto evidente che voglia trattare per trovare una soluzione politico/diplomatica al conflitto in Ucraina e questa volontà è manifesta non da ieri, ma già dal 20 maggio 2022, cioè da quando l’Ambasciata Russa in Italia ci ha fatto pervenire la risposta del Cremlino riguardo la nostra proposta di negoziato, come riportato da apposito lancio di stampa della Adnkronos.
Ora vediamo se l’Ucraina ha la stessa volontà, perché se così fosse potremmo finalmente dire conclusa questa terribile pagina della storia europea.
Lorenzo Valloreja
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