IL GOVERNO CHE CONSIDERA PUTIN UN DITTATORE IMPONE LA DITTATURA IN ITALIA?

Ciò che accade in Italia, forse grazie all’attuale Governo, non può essere certo considerato democratico, anzi sembra ben lontano dalla democrazia, che, per inciso è finita già da alcuni anni.

La presunzione di definirsi un Governo democratico, quello italiano, sembra infatti essere drammaticamente smentito da tutti i provvedimenti illegittimi, forzati, ed imposti, attraverso leggi, decreti legge e decreti del Primo Ministro che ci hanno accompagnato e ci continuano ad accompagnare ancora oggi, tanto che il Parlamento sembra sia stato delegittimato.

Se durante il periodo “caldo” della pandemia abbiamo dovuto subire provvedimenti che ci hanno fatto precipitare di ben 17 posti nella graduatoria mondiale della libertà di stampa, la situazione non sembra certo essere migliorata, né sembra si sia invertito l’orientamento.

Non a caso, sono di questi giorni le contestazioni al Ministro Speranza in tutte le città dove è andato a sostegno dei suoi candidati per le elezioni amministrative.

Contestazioni spontanee di cittadini liberi e non inquadrati in schemi partitici, che credono di poter esprimere civilmente il loro dissenso contro chi, a loro giudizio, ha fatto perdere il significato alla parola speranza.

Parola che sfortunatamente è anche quella del cognome del non illustre Ministro.

Così, ovunque arriva, si formano improvvisi assembramenti spontanei di contestatori.

Ieri è toccato all’Abruzzo e precisamente alla città dell’Aquila ricevere la visita dello sgradito Ministro

Subito, come detto, si sono formati capannelli di persone davanti la sede locale del PD, che hanno contestato civilmente il Ministro apostrofandolo in vari modi.

Ci lascia perplessi il fatto che la Digos stia indagando per manifestazione non autorizzata quando, al momento, non ci risulta che la manifestazione in questione fosse organizzata, ma, semmai spontanea e formata da cittadini che hanno subito e continuano a subire vessazioni a causa dei provvedimenti illiberali, restrittivi, repressivi, indecorosi e privi di quei riscontri scientifici necessari, tanto che l’Italia è rimasta l’unico Paese al mondo, insieme alla Cina, ad imporre alla popolazione certi provvedimenti.

Provvedimenti che il governo continua ad imporre, ancora oggi, forse beffando i cittadini con aperture e chiusure incomprensibili.

Non a caso, gli studenti dovranno affrontare i prossimi esami utilizzando obbligatoriamente le mascherine…Così come per recarsi alle urne ed esprimere il proprio consenso sia al voto amministrativo che referendario, saremo costretti, per volere del su citato Ministro, ad indossare le mascherine.

Un obbligo forse scellerato ed assurdo, ma che si aggiunge ai tanti scellerati decreti che questo Governo, di cui Speranza fa parte, ha varato?

Certo, quella delle mascherine potrà sembrare una motivazione banale, ma è certamente la punta dell’iceberg che nasconde tutto il malessere che si è accumulato nel tempo esacerbando così gli animi della popolazione.

La dimostrazione è la dura contestazione che anche il Primo Ministro Draghi subisce, ogni qualvolta esce dal “Palazzo” per recarsi a qualche incontroistituzionale.

La censura spesso fa in modo che non si vengano a sapere queste notizie di contestazioni spontanee, dal momento che le manifestazioni hanno preso oramai una piega con contrapposizioni poco democratiche, dal momento che per un motivo o per un altro, assistiamo a “cariche” che le forze dell’ordine sono costrette ad eseguire.

Cariche che nulla forse hanno da invidiare alle più indicibili dittature, se non fosse, probabilmente, per il “buon senso” delle stesse forze dell’ordine…

Non dimentichiamo la celebre frase proferita da un Ministro in Parlamento quando ebbe a dire riguardo al Funzionario di Polizia confuso tra manifestanti che si trovava li perché  stava controllando il “movimento ondulatorio del blindato”.

Se a questo, poi, oggi aggiungiamo la narrazione di una guerra nella quale,
contrariamente al volere della popolazione, il Governo sembra voler entrare a qualsiasi costo, qualche fischio e qualche improperio, rivolti ad un rappresentante di Governo, sembra essere anche legittimo.

Una cosa è la contestazione verbale, un’altra è la violenza che non ci risulta esserci stata.

Certo oggi assistiamo al fatto che il partito di opposizione, l’unico definito tale, è schierato anch’esso con il Governo tanto che ha permesso, a qualche giornale, di pubblicare delle liste “di proscrizione” di persone che dissentono dal volere imposto dalla maggioranza.

Così nasce spontanea la domanda su cosa non consenta di definire il passaggio da una probabile dittatura occulta ad una dittatura conclamata?

Del resto, se un ubriaco dirà sempre che non è ubriaco, come si può pretendere che un Paese come il nostro, dove vige la dittatura, si dichiari tale?

Eppure sembrerebbe che dall’estero ci chiedano come mai non ce ne accorgiamo?

Però, il dittatore, per i nostri governanti, è Putin…

Ettore Lembo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *