RADIO LISSA 40PT: “SI PUÒ ANCORA ESSERE SOVRANISTI MA, PER FARE CIÒ, IN PRIMIS, È NECESSARIO CREDERCI”
Subito dopo capodanno, in Francia, è accaduto un fatto che qui in Italia non ha avuto grande clamore ma che, per noi de l’Ortis, è di fondamentale importanza: Il Presidente Macron, che – per festeggiare l’inizio del semestre Europeo a guida francese – aveva fatto issare la sola bandiera dell’UE sotto l’Arco di Trionfo, e su altri importanti monumenti di Parigi, è stato costretto, a causa della mobilitazione dei sovranisti francesi (la Le Pen e Zemmour in primis) a recedere dalle proprie intenzioni ed ha dovuto far ammainare la bandiera dalle 12 stelle a favore del tricolore transalpino.
Ciò è accaduto perché in primavera si terranno le Presidenziali e Macron ha avuto paura di dare troppo il fianco agli euroscettici.
Da questo si evince anche che il sovranismo è tutt’altro che morto – come invece, per anni, hanno scioccamente titolato i giornali di regime – ed anzi, è prossimo alla vittoria in quel di Parigi.
D’altronde se ciò dovesse accadere sai che scoppola qui in Italia per certi ambienti?
Altro che leadership europea di Draghi, l’UE, sarebbe bella e che finita!
Tra l’elezione alla Casa Bianca di un esponente del clan Trump, tra tre anni, da una parte e l’uscita della Francia dalla NATO, vi sarebbe senz’altro il rompete le righe per il vecchio sistema e noi non possiamo permetterci il lusso di rimanere con il cerino in mano solo perché degli scriteriati si incaponiscono nell’essere più realisti del re.
Con queste premesse siamo chiamati tutti ad un’operazione di maturità, soprattutto coloro i quali fino all’altro ieri sedevano tra i banchi dell’opposizione ed oggi, al contrario, sostengono questo Esecutivo, Lega e Forza Italia in primis.
Ricordiamo infatti che – a seguito della prematura scomparsa di David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo eletto grazie alla “Maggioranza Ursula” – la Lega, in Europa, sarà chiamata ad eleggere un nuovo Presidente, ebbene cosa farà “il Carroccio” in questo frangente?
Parteciperà forse, come in Italia, ad una maggioranza eterogenea ed ispirata alla dottrina “Ursula” per eleggere un nuovo Sassoli o ritornerà alle origini passando nuovamente all’opposizione euroscettica, magari staccando anche la spina all’esecutivo Draghi?
E il Cav. crede veramente di essere eletto Presidente della Repubblica? Seriamente è convinto di poter manovrare i propri uomini in Parlamento in questo frangente?
Se così fosse chiuderebbe certamente in bruttezza la propria carriera politica perché i suoi lo tradirebbero nel segreto dell’urna, regalandogli, così, un dispiacere incommensurabile che potrebbe comportargli anche delle complicanze fisiche.
Dunque, a questa situazione di impasse, vi è sempre una sola soluzione: uscire dall’Unione Europea, dall’Euro e dalla NATO, il prima possibile … ma per fare questo occorre, ripetiamo, che ognuno faccia il proprio dovere e non che si viva in un perenne stato di sudditanza e precarietà.
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