E SE LA CORTE SUPREMA RUSSA FOSSE IN POSSESSO DI INFORMAZIONI CHE NOI NON CONOSCIAMO?
Senza entrare nel merito della ONG e delle sue attività che possono essere svolte, ma di cui non siamo a conoscenza dei particolari, lasciano perplesse le critiche che l’EU adduce contro la Corte Suprema Russa che ha predisposto un tale provvedimento per la ONG Memorial.
La motivazione di tale provvedimento, si legge, è l’accusa: di agire come “agente straniero” che riceve finanziamenti dall’estero.
Questa motivazione lascia intendere molto, e forse è stata utilizzata questa espressione, per evitare di acuire quella tensione che vi è tra Europa e Russia.
Tensione dettata da una attuale divergenza ideologica e da diversità e economico-sociali.
Del resto, tutti gli Stati, che tali si definiscono, stanno molto attenti alle ingerenze estere, che potrebbero pregiudicare gli equilibri interni.
L’Europa poi, con le sue ONG, non è certo il miglior esempio, dal momento che lasciano agire queste ultime non tanto per soddisfare gli interessi umanitari quanto i propri.
In altri ambiti, certo, ma alcune ONG sembrano veramente svolgere la funzione di traghetti di merce umana, e questo dovrebbe indurre a, serie riflessioni, e seri provvedimenti, da parte dell’EU, che, invece, tace.
Due pesi e due misure?
Forse vi è un legame con il fatto che, il giorno precedente, il responsabile di Memorial, Yury Dmitriev, uno dei maggiori storici dei Gulag, ha visto aumentare da 13 a 15 anni la sua condanna in un controverso processo per presunti abusi sulla figlia adottiva?
Anche in questo caso, non conosciamo la motivazione di questo aumento di pena, rimanendo così perplessi sulla notizia, forse incompleta …
Forse qualcuno ha deciso che l’Europa, così com’è, è buona e gli altri sono cattivi?
Alla luce di ciò che accade, qualche dubbio, è legittimo che sorga.
Ettore Lembo
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