QUALE COLPA HA COMMESSO UNA MINORE PER SUBIRE UNA SIMILE PUNIZIONE?
Toccante lettera che i tre fratellini di Cuneo scrivono, al Ministro Cartabia, per riunire la loro famiglia con la sorellina più piccola, la quarta.
Lettera che ci è stata concessa, inviata via mail, dalla loro mamma.
Lettera che abbiamo atteso di pubblicare sperando, vivamente, in un concreto riscontro da parte di chi l’ha ricevuta.
Il Natale si avvicina, e una bimba, strappata alla mamma insieme a gli altri fratellini, viene ancora tenuta lontano da casa, mentre gli altri, non senza lunghe e tristi traversie, sono finalmente tornati a casa per riabbracciare la loro mamma.
Una gioia incompleta, perché la più piccola è ancora fuori.
Prima di pubblicare la lettera, desideriamo esprimere la nostra più viva speranza che il Ministro Cartabia, ma anche tutto il Governo, possa donare a questi fratellini, quella felicità che è stata loro negata.
Una piccola attenzione per un grande gesto.
Ministro e Governo, capaci in poche ore, con Decreti Legge, di cambiare la vita agli Italiani, se vogliono, forse, possono esaudire il desiderio più sentito ed umano di questi fratellini, cui già hanno vissuto e vivono, incolpevoli, dei grandi drammi.
Quale colpa ha la piccola?
È giusto che paghi un prezzo così grande per colpe che non ha?
Ma lasciamo spazio alla lettera:
“Buongiorno ministro Cartabia, siamo 3 fratelli della provincia di Cuneo: Francesco di 17 anni, Caterina di 15 e Leonardo di 12. Scriviamo a lei perché siamo disperati, e non sappiamo più a chi rivolgerci per avere aiuto. I nostri genitori si sono separati e poco dopo noi fratelli abbiamo raccontato a nostra madre degli abusi e violenze subite da nostro padre. Non sappiamo bene perché (nessuno ce l ha mai spiegato), non capiamo bene come sia accaduto ma siamo stati portati via da nostra madre e portati a casa dei nonni paterni. Eravamo disperati perché nessuno di noi capiva com’era potuto accadere che dopo tutto quello che avevamo raccontato alla polizia, alla più ai vari avvocati e giudici nessuno ci credeva e ci accusavano di essere plagiati da nostra madre… Come? Nessuno lo sa… A casa dei nonni, ministro, abbiamo sofferto tanto, i nonni sono sempre stati affettuosi e di colpo, erano diventati cattivi, facendoci dispetti trattandoci male. A luglio dell anno scorso, il 10,siamo stati presi tutti e 4, divisi e portati in 3 comunità differenti e nostra sorella piccola in una famiglia. Troppo dolore e sofferenza… Abbiamo visto droga, Alcool e sesso. Nelle comunità siamo cresciuti in fretta. E nessuno di noi è mai caduto… La voglia di tornare a casa da nostra madre, ci ha sempre dato la giusta spinta. Così anche in comunità siamo stati forti nonostante le pressioni dei giudici, di avvocati curatori, vigili di prossimità, limitazioni di ogni genere, arrivano anche a dirci che saremmo stati portati in carcere sino a 3 anni se non avessimo dato il cellulare… Il 17 marzo noi fratelli più grandi torniamo a casa, e il 26 agosto nostro fratello Leo. Una festa unica per il nostro ritorno a casa, con tutti i vicini di casa attorno… E bella notizia finalmente dopo 13 mesi di sole videochiamate l incontro con nostra sorella Maddalena. È stato bellissimo rivederla poterla abbracciare… Poter giocare ridere con lei. Ma, ora signora ministra è passato tanto tempo, noi siamo tornati a casa, perché lei no! Perché lei è ancora con gli affidatari? Maddalena era una bimba solare sempre sorridente, ora è spenta, non sorride più è sciupata e pare spegnersi ogni volta. Per noi è difficile lasciarla andare via, le facciamo tante coccole, tanti abbracci, cerchiamo di farle capire che tutto questo finirà e che potrà tornare a casa…. Si ma quando? Nostra madre sta facendo tutto ciò che può, lei cerca di tirarci su il morale ma anche lei è tanto triste e soffre molto. Lei è il ministro della giustizia la prego ci aiuti a tornare insieme, faccia tornare a casa nostra sorella per sempre… A breve, fra 23 giorni sarà natale….noi confidiamo tanto in lei è nella sua figura… Abbiamo sofferto tanto, perso 1 anno di scuola, fatto lo sciopero della fame, fatto interviste… Ci aiuti a far ritornare nostra sorella Maddalena a casa. Con fiducia Francesco, Caterina e Leonardo.”
Ettore LEMBO
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