LA RAGAZZA CHE CAPI’ DI NON ESSERE UN MASCHIO (E CHE FU SALVATA DAGLI ORMONI).

Davvero interessante l’esperienza di vita della, pur giovanissima, Shiloh Nouvel Jolie-Pitt (figlia della ormai divorziata coppia, e con un divorzio poco pacifico, di Brad Pitt e Angelina Jolie).

Delle due superstar del cinema americano e mondiale vi è poco da presentare ai nostri lettori.

Se all’inizio la loro carriera pareva basata semplicemente sulle prorompenti fisicità di entrambi, sex symbols indiscutibili, essa si è poi evoluta verso una reale valorizzazione artistica e attoriale (personalmente, ad esempio, ho molto apprezzato il Pitt del film di guerra Fury come la Jolie diretta da Clint Eastwood in Changeling) .

Ma qui non ci interessa per nulla la critica cinematografica o una ordinaria cronaca di sfascio familiare pur se con controversie milionarie. Ci interessa bensì il fenomeno della “non conformità di genere”, ovvero dell’ atteggiamento (sindrome, nevrosi, sperimentazione ludica?) con cui un o una adolescente o addirittura un bambino o una bambina, all’ improvviso ritenga che il proprio sesso biologico non corrisponda non solo al proprio orientamento sessuale, ma addirittura alla propria reale identità. Non si tratta quindi di una sfumatura dell’omosessualità o bisessualità, che non impongono affatto di camuffarsi in modo difforme dal proprio sesso “biologico” (per me naturalista, identità naturale); ma proprio di una radicale crisi, o rivoluzione identitaria e personalistica, dell’individuo in rivolta non “contro il mondo moderno” come direbbe Evola, ma proprio…contro sé stesso. Con il grosso problema dell’età sovente giovanissima se non infantile, che complica qualunque valutazione sulla sensatezza dell’atteggiamento.

Il fenomeno, infatti, si estrinseca soprattutto e con la massima evidenza, nell’abbigliarsi in modo opposto alla propria biologica femminilità o mascolinità. Proprio così è stato a partire dal 2011 per Shiloh Nouvel, allora di appena sei anni. Alla prima hollywoodiana dell’ultimo film acchiappabiglietti interpretato dalla madre, però la ragazza è di nuovo apparsa vestita letteralmente come Dio comanda (o comanderebbe); e idem, sempre alla prima di Eternals nell’ ambito della Festa del Cinema di Roma. Ciò dopo di dieci anni di partecipazione a ogni prima di Brad o Angelina, addirittura in giacca e cravatta.

Devo confessare che l’indifferenza, tanto politicamente corretta degli ultra mediatici genitori , alla particolare scelta della loro bambina, mi irritò confermandomi negli stereotipi sul conformismo nichilista hollywoodiano, sulla dittatura del Pensiero Unico che si avvantaggia della cooptazione delle stars mondiali dello spettacolo ecc., ma a questo punto devo rettificare il tiro.

Do atto agli ex coniugi, nonostante la loro passività e accondiscendenza politicamente corretta, di aver accompagnato con serenità, pazienza e fiducia una loro creatura verso la consapevolezza esistenziale; e a questo punto, evidentemente e soprattutto, di non aver assecondato la follia delle iniezioni ormonali volte a spegnere le peculiarità fisiche del sesso biologico di Shiloh Nouvel. Il che però avviene spesso, specie nei paesi anglosassoni. Insomma: saranno stati pure conformisti, ma almeno, a quanto pare, non hanno fatto danni alla loro figlia.

Speriamo che questa vicenda sia un monito a non negare e combattere troppo la Natura. E ai genitori, di non cedere al “i tempi sono cambiati”, o “ora va così”.  

A. Martino   

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