INFLAZIONE, POVERTA’, OCCUPAZIONE: 3 NOTIZIE SCOMPARSE DALLE PRIME PAGINE DEI MEDIA.
Ho atteso prima di scrivere questo articolo, sperando che si abbassassero i toni sul farmaco sperimentale obbligatorio ed obbligato indirettamente, per lasciare spazio ad i problemi reali che si vuol mettere sotto il tappeto.
Aumenta sempre più il timore che a breve potrebbero crearsi i presupposti per degli scontri sociali.
L’Istat, come scrive l’ANSA, denuncia un aumento dell’inflazione in maniera inverosimile.
Questa inflazione, che specialmente si ripercuote sui beni di prima necessità come il metano, dove, per l’appunto, abbiamo assistito al raddoppio dei prezzi, non ha avuto però la stessa sortita sugli stipendi medi, sia nel pubblico impiego che nel privato.
Addirittura sembrerebbe che si siano avute delle contrazioni, dovute a aumenti di tasse dirette ed indotte.
A questo, aggiungiamo la notizia, data nella ricorrenza dei 50 anni della Confesercenti, che parla di chiusura di migliaia di piccole imprese, e di un impoverimento degli Italiani tanto che: “a fine 2021 il reddito medio delle famiglie sarà ancora 512 euro inferiore ai livelli pre-crisi“, e la prudenza ha portato ad una perdita di consumi “fra 35 e 40 miliardi annui“.
Ciò la dice lunga sulle discutibili affermazioni di chi al Governo, e non solo, asserisce che vi sia in atto una ripresa economica.
Certo, le grandi aziende, troppo spesso estere e non italiane, godono di quella vitalità, dovuta ad una riduzione del personale, spesso dovuto anche alla delocalizzazione in altri Stati, dove i costi sono più vantaggiosi e, dalla ripresa, dopo il fermo dovuto alle chiusure obbligatorie.
Tutto ciò comunque fa registrare un aumento di povertà e disoccupazione, in Italia, ma di cui non si parla.
Forse per scaricare le gravissime responsabilità delle scelte effettuate dai governi, sia attuale che precedenti, serve creare dei “responsabili” diversi?
Ecco che forse serve creare dei diversivi e i no vax diventano il capro espiatorio, cosi vanno stimolati i pro vax orientandoli verso lo scontro sociale.
Lo stato, che da un lato da il reddito di cittadinanza, togliendo la dignità del lavoro e dell’indipendenza, dall’altro pone tutte le condizioni per fare chiudere le aziende private, piccole e medie, e fa crescere il costo dei beni di prima necessità.
Questo è forse ciò che bisogna nascondere o occultare?
Si nascondono questi temi evidenziando solo l’imposizione della Dittatura Sanitaria?
Che dire del PNRR?
Forse se analizzato attentamente, probabilmente non porterà soldi alle aziende italiane, potendosi così potenziare e creare nuovi posti di lavoro, ma solo ad aziende, multinazionali, estere o ad aziende, chiamate innovative perché sviluppano APP, che permetteranno un sempre maggior controllo sulla vita dell’essere umano togliendo sempre più posti di lavoro?
Intanto prepariamoci allo scontro vax, no vax … con un governo senza opposizione, sordo all’ascolto della popolazione e cieco nel non constare che i manifestanti sono sempre di più.
Ettore Lembo
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