UN ELEFANTE DI CRISTALLO CONTRO LA MANIFESTAZIONE PACIFICA.

Bisogna riconoscere grande serietà, fermezza, ed alto senso di responsabilità ai lavoratori del Porto di Trieste, che hanno difeso e continuano a difendere la DIGNITÀ di tutti i lavoratori.

Spariscono i politici, assenti i partiti che sono allineati al governo, l’opposizione è inesistente, ma anche i sindacati, cosa assai più grave, vanno a braccetto con il governo degli interessi delle banche e dei banchieri e contro i lavoratori.

Il ” COORDINAMENTO 15 OTTOBRE” in maniera pacifica, ma determinata, fa sentire la voce da Trieste in giù, risvegliando tutti i lavoratori a prescindere le ideologie di destra o di sinistra.

Sfidando pacificamente la violenza fisica e verbale di chi ritiene superbamente di poter calpestare la dignità dei lavoratori impedendo in maniera vile, attraverso obblighi unici e mai più visti dal secolo scorso, il diritto inalienabile al lavoro.

Manifestanti che hanno avuto la fermezza di resistere ed ottenere un primo incontro dove fare le giuste e doverose richieste, dei lavoratori.

Una grandissima dimostrazione di civiltà che bisogna rispettare, copiare e promuovere.

Toccante il video di Don Floriano Pellegrini che a Piazza Unità d’Italia, fa inginocchiare tutti i partecipanti e insieme  recitano il Padre Nostro.

Un fortissimo segnale  di pace, la Benedizione impartita a tutti, uomini, confratelli, anche se distanti.

Si rifletta circa la violenza imposta da un governo, attraverso le oramai note “cariche”, di cui le cronache sono piene, pur cercando spesso di stravolgere i fatti, ma che nonostante tutto, dimostrano come un elefante diventi di cristallo, davanti una protesta ferma ma pacifica.

È ancora sotto gli occhi di tutti il manifestante che insieme ad i suoi colleghi, rimane impassibile e fermo, pregando senza reagire, colpito dal potente getto d’acqua che nella fredda mattinata lo investiva martoriandolo.

Foto oggi simbolo e che fa ricordare lo studente con la spesa davanti al carro armato a Piazza Tienanmen di qualche … anno fa.

Significative e forse simili, queste azioni contro la violenza e le imposizioni contro la dignità e la libertà.

Da rilevare con quale determinazione questa protesta PACIFICA, ha bloccato ogni possibile infiltrazione di violenti, e, insieme a tutte quelle svoltesi in tutte le piazze d’Italia anch’esse pacifiche, ed a supporto e sostegno del comitato di Trieste, siano riuscite, in maniera determinata, a costruire l’incontro con il ministro Patuanelli che si è tenuto a Trieste.

Incontro breve, ma che con alto senso di dignità ha permesso alla rappresentanza disposta di chiedere:

  1. l’abrogazione del green pass;
  2. l’abrogazione dell’obbligo vaccinale (attualmente previsto solo per i sanitari);
  3. l’impegno ad astenersi da ogni forma di violenza nei confronti dei pacifici manifestanti;
  4. le formali scuse del Governo alla città di Trieste e a tutti i manifestanti per i fatti del 18 ottobre.

Discutibile la risposta data a Rainews24 dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “Sicuramente, una delle richieste del coordinamento no-green pass di Trieste è quella di abolire il green pass e ovviamente è una richiesta sulla quale il governo non credo abbia spazio per prenderla in considerazione, così come togliere l’obbligo vaccinale laddove il governo lo ha previsto per alcune categorie“.

Forse l’esimio Sottosegretario non ha considerato, il braccio di ferro che il governo ha innescato, per di più con le azioni non certo pacifiche, che hanno suscitato l’indignazione generale, in Italia ed all’estero.

Ed ancora, non tenendo nella giusta considerazione l’ultima frase del comunicato  del coordinamento.

La delegazione del Coordinamento 15 ottobre ha inoltre annunciato al ministro che le manifestazioni di piazza sia a Trieste che in tutta Italia proseguiranno, pacificamente, fino a quando il Governo non accoglierà le richieste avanzate.

Situazione già all’attenzione di tutta la stampa ed i media esteri che già rumoreggiano contro i provvedimenti presi dal Governo e la azioni di forza tenute, evidenziando gli atteggiamenti pacifici dei manifestanti.

Ricordiamo che Roma a brevissimo si svolgerà il G20, voluto dal primo ministro Draghi, e le misure di sicurezza previste, sembrano essere eccezionali.

L’insegnamento a tutti i manifestanti, che sembra stiano giungendo a Roma e che dovrebbero cogliere, è quello di evitare in ogni modo la violenza, evitando provocazioni  rispondendo alle provocazioni come hanno fatto i lavoratori di Trieste, sedendosi tenendosi per mano.Intanto attendiamo la risposta all’incontro avuto, non dimenticando che ogni giorno di più vengono fuori notizie, che sembrerebbero dimostrare l’inutilità del passaporto…

Ettore Lembo

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