PARAGONE: “IL GREEN PASS NON SERVE AD EVITARTI IL CONTAGIO … SERVE SOLO ALLA OBBLIGATORIETÀ VACCINALE INDIRETTA, CIOÈ A DARE ALLE MULTINAZIONALI IL MASSIMO PROFITTO CON ZERO RESPONSABILITÀ”
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Gianluigi Paragone di certo non ha bisogno di presentazioni e Domenica scorsa, a Roma, davanti al Pantheon, il leader di No Europa per l’Italia – ItalExit con Paragone, ha tenuto una agguerrita e partecipatissima manifestazione alla quale eravamo presenti anche noi de l’Ortis.
Abbiamo dunque colto l’occasione per intervistarlo.
Valloreja: Gianluigi, volevo presentarti i dati presi dal Sole 24 Ore riguardanti le vaccinazioni. Da questi grafici pubblicati qualche giorno fa possiamo vedere che, per ciò che riguarda gli over80, le due dosi canoniche di vaccino sono state inoculate praticamente al 95% degli interessati, mentre, per ciò che concerne la popolazione compresa tra i 60 e i 79 anni di età, i vaccinati risultano essere oltre il 70%, quindi, avendo praticamente già raggiunto l’immunità di gregge tra le fasce più deboli, vorremmo sapere da te qual’è la reale motivazione per la quale il Governo si accanisce così tanto verso coloro i quali non vogliono sottoporsi a questo esperimento di massa che è, per l’appunto, la vaccinazione.
Paragone: << Infatti devo dirti la verità, ancora oggi non riesco a comprendere a cosa debba servire questo “benedetto” Green Pass perché, a evitarti il contagio, non serve! Tende, invece, solo alla obbligatorietà vaccinale in maniera indiretta, cioè, dando la possibilità, come ho sempre detto, di far fare alle multinazionali il massimo del profitto con zero responsabilità. Ed’è proprio in questa cornice che si inserisce l’ultima notizia riguardante l’aumento dei prezzi di vendita dei Vaccini della Pfizer e di Modena. Quindi non mi sembra che ci sia una motivazione seria per la quale ci si possa dotare di un simile strumento. Ripeto forse la logica su questa operazione mi sfugge, magari siamo pochi, stupidi, ignoranti, beceri, ma sinceramente non riusciamo proprio a capire a cosa serva. D’altronde, ogni qual volta che l’Esecutivo si è pronunciato su una data questione è stato poi puntualmente costretto a correggerlo: ad esempio, avevano sostenuto che bisognava farsi la vaccinazione in modo tale da essere immuni e immunizzati, infatti, loro, la “App”, non a caso, la chiamano “Immuni”, però, poi, il risultato è sotto gli occhi di tutti! Dov’è, dunque, la certezza d’immunizzazione? >>.
Valloreja: Il compianto Andreotti soleva spesso dire che: << A pensar male si fa di sicuro peccato … però, quasi sempre, ci si azzecca! >>. A questo punto ti chiedo: ma non è che sul Green Pass ha sola una motivazione politica? Nel senso che, ad esempio, da fonti certe siamo venuti a conoscenza del fatto che molte università, che si stanno preparando al nuovo ciclo del TFA Sostegno, hanno già detto che svolgeranno le loro lezioni in DAD, quindi, si ha la certezza che a settembre saremo nuovamente a punto e da capo. In conseguenza di ciò, tutta questa solerzia sul sulla cosiddetta “Carta Verde” non servirà ad altro che a gettare la croce su quella parte della popolazione che, fino ad ora, si è rifiutata di vaccinarsi, perché il Governo già sa di fallire su questa vicenda ed ha bisogno di un capro espiatorio. Dunque, Gianluigi, tu concordi con questa lettura dei fatti o hai un’altra opinione a riguardo?
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Paragone: << Loro tenteranno in tutti i modi di cercare scuse e non a caso usano sempre, come un mantra, il numero dei morti a mo di scudo. Bene, quando però cerchi di capire quei numeri, di comprendere, insomma, cosa sia realmente successo, come nel caso della Lombardia dove hanno fatto, si, una commissione d’inchiesta ma dove hanno anche tolto, dal campo di indagine, le azioni del Governo e della Giunta Regionale della Lombardia. In fin dei conti, quindi, si sono auto protetti dal Pd al Movimento 5 Stelle, dalla Lega a Leu, tutti si sono ammantati per proteggere il Governo, il Ministro Speranza, il Governatore e gli Assessori vari, quindi, di fatto, è impossibile sapere la verità su cosa realmente sia accaduto … ma loro continuano a snocciolare questo sterile pallottoliere dei morti … ma fammi sapere la verità c***o! >>.
Valloreja: Sono giorni, ormai, che assistiamo finalmente al ritorno in piazza delle folle, uomini e donne scesi in strada per difendere i propri diritti e la propria libertà. Sembra, quindi, essersi aperta una nuova stagione di attivismo civico in questo Paese. Tuttavia non credi che il fatto che tutte queste manifestazioni non siano unitarie sia un male? Se tutti i cittadini e le sigle, fossero unitie non trovi che l’effetto sarebbe ancor più dirompente nei confronti del Governo?
Paragone: << Io se fossi il Governo inizierei a preoccuparmi a prescindere dal fatto se queste piazze si radunino sotto un’unica bandiera o meno. È meglio, secondo me, stare anche separati in modo che si moltiplichino le piazze ed è meglio dare questa immagine di tanti luoghi animati, attivi e diversi, piuttosto che poche ma pienissime, voglio farne tante diverse ma ugualmente importanti. Quindi sul tema dello stare tutti sotto lo stesso cielo, la stessa bandiera, ti rispondo … ma anche no! Cioè da un punto di vista della comunicazione preferisco sempre avere 1000 piazze promosse da chiunque. D’altronde io tutte le volte che vedo una piazza piena, se pur organizzata da qualcun altro, sono sempre contento >>.
Valloreja: Infatti ho notato giorni fa la tua presenza alla manifestazione indetta dalla Lega a Piazza del Popolo dove era presente anche Vittorio Sgarbi.
Paragone: << Se uno mi invita io vado compatibilmente con la mia agenda, però tendo ad andare ovunque, perché mi interessa il contenuto di quella piazza, non chi l’ha organizzata. Oggi la manifestazione l’abbiamo tenuta noi ma poteva essere tranquillamente organizzata da chiunque altro. L’importante è che quella piazza sia una piazza politica, una piazza, insomma, dove vengono espresse chiaramente determinate questioni >>.
Valloreja: A questo punto voglio chiederti una previsione: tu sei stato e sei tutt’ora, uno dei più critici oppositori del Governo Draghi e vedo, in questo Esecutivo, un disegno quasi diabolico nel voler far passare il Green Pass quasi all’inizio del Semestre Bianco perché, praticamente, adesso le Camere non potranno più essere sciolte per i prossimi 6 mesi e quando tra Gennaio e Febbraio andremo a rieleggere il Presidente Repubblica temo che, per la prima volta nella storia del nostro Paese, assisteremo al passaggio diretto di un Presidente del Consiglio da Palazzo Chigi al Quirinale. Ecco se dovesse accadere ciò, secondo Paragone, cosa succederà al nostro Paese, dove ci porterà Draghi?
Paragone: << Guarda, Draghi non è venuto in Italia per farsi un giro di prosecco. È venuto indubbiamente per fare il Presidente della Repubblica. Il problema, semmai, è chi glielo fa fare? Siccome sto vedendo una maggioranza larghissima, per certi versi anche contro natura, è fuor di dubbio che questi signori siano li, tutti insieme, per portare Draghi al Quirinale >>
Valloreja: Noi come giornale sovranista auspichiamo da sempre l’uscita del nostro Paese dall’UE e temiamo che un Draghi al Quirinale possa creare non pochi problemi a questo disegno.
Paragone: << Draghi vuole che l’Italia sia fortemente imbullonata all’Unione Europea e all’Eurozona. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non scaricherà a terra sull’economia reale i soldi che dicono di mettere in palio ed il rischio invece è che ci dobbiamo prendere questi soldi in prestito per spenderli su altre cose, su altre economie. Un paradosso insomma come è evidente, ad esempio, riguardo al discorso sull’elettrico delle batterie: In un Paese in cui l’elettricità costa l’ira di Dio e questo è facilmente riscontrabile guardando le bollette, ti vogliono implementare l’elettricità al consumo dell’elettrico. Quando le auto elettriche saranno numericamente importanti e queste per circolare avranno bisogno della carica fast reperibile dalle colonnine che oggi, tra l’altro, sono numericamente insufficienti, voglio vedere se la rete elettrica regge dopo che abbiamo già visto come hanno, male, manutentuto le reti autostradali. Voglio proprio vedere come Terna riuscirà a reggere il carico di un’implementazione di energia, tra l’altro, in un tempo così ridotto. In altri termini questi signori hanno previsto: di aiutare l’economia degli altri per farci comprare le batterie da mettere sulle auto elettriche; noi auto non né facciamo più perché il grosso viene praticamente prodotto tutto all’estero; consumeremo sempre più elettricità prodotta da altri e la pagheremo sempre di più e tutto questo per poi dirci che, grazie all’Europa, avremo i soldi per la green economy … no! Dimmi piuttosto che grazie all’UE c’era pure un i******a stratosferica … allora si che dici la verità! >>.
Valloreja: A questo punto Gianluigi non posso che dirti grazie per la chiarezza e per il tempo che ci hai dedicato.
Paragone: << Grazie a Voi! >>
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