CARO SUPER MARIO, IN ITALIA E’ ORMAI CERTIFICATO UN RISCHIO DI LIBERTA’ DA DOVE MENO LO ASPETTAVI. L’ARIA FRITTA SU LAICITA’ E “GARANZIE” TIENILE PER LE CONFERENZE STAMPA E LE INTERVISTE AI GIORNALONI.
Mi pare che durante la sua puntatina in Senato della Repubblica di mercoledì 23, Mario Draghi non sapesse cosa dire a proposito dello storico strappo con la Chiesa cattolica.
D’ altronde, lo capisco. E’un uomo d’affari e di finanza “condannato” alla politica da quando questa si è liquefatta soccombendo alla turbofinanza mondialista, da ormai un buon quarto di secolo: i presunti salvatori della patria non sono più gli intellettuali o gli uomini d’armi ma i banchieri (a titolo strettamente personale e senza disprezzo per questi, mera pornografia politica). Figurati poi se questi banchieri gestiscono l’esproprio della sovranità monetaria di valute quali la lira o il franco o il marco; è gente di prestigio enorme, no? Non sarebbero quindi nelle sue corde queste questioni antropologiche e morali: e quando dovessero esserci, come quando inopinatamente è successo, cosa volete che dica?
Lo stato è laico, nessuna paura perché le istituzioni garantiscono chiunque, le leggi hanno una specie di controllo di qualità costituzionale esercitato prima in commissione e poi in aula e poi dal Presidente e dalla Repubblica e dalla Corte costituzionale bla bla bla…roba da Giuseppe Conte cioè da leguleio cresciuto a utilissimi grembiuli e amicizie con cardinali modernisti. Stupidaggini formaliste: lo sapeva e infatti ha parlato a braccio con un certo puntiglio e una vaga agitazione tipici di chi una grana simile proprio non se l’aspettava. Poi dici scherzo da prete…
E’ una stupidaggine innanzitutto il principio “libera chiesa IN libero stato”, per cui la chiesa sarebbe una specie di associazione da tollerare più o meno con simpatia; puro liberalismo, peccato che la Costituzione la pensi diversamente, piuttosto “libera chiesa E libero stato”. Recita infatti l’art. 7 della Costituzione “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi…..”. Oserei dire che nella Costituzione non vi è nemmeno il concetto di “laicità” ma semplicemente di sana, regolata, rispettosa convivenza fra Stato e Chiesa. Il concetto di laicità appartiene a un mare magnum di ideologie, storia civile ed ecclesiale, sviluppo del costume e della morale ecc.; non è un abracadabra con cui risolvere tutto a vantaggio dei soliti noti per cercare di resettare gli individui con le finalità e i passaggi che i burattinai di lorsignori stabiliscono e scadenzano.
In quanto poi ai controlli di costituzionalità insiti nello stesso procedimento legislativo, ma per favore…abbiamo già spiegato come stiano facendo a pezzi la Costituzione e i suoi motivi ispiratori più autentici. E’chiaro che a maggioranza per leggi ordinarie si può pure introdurre il matrimonio tra uomo e animale se così dai pensatoi californiani e di Bruxelles un giorno dovessero disporre, avete sentito di cani che “ereditano”? E la Corte Costituzionale coprirebbe tacitando qualche magistrato dissenziente, come sono state coperte tutte le forzature e imposizioni della dittatura sanitaria.
Mi si dirà; amico mio, la tua sfiducia nelle “istituzioni” è patologica. Ebbene sì, la fiducia è come il manzoniano coraggio: se non l’ho non posso darmelo; magari subire, obbedire perché “tengo famiglia” ma la Fiducia appena uno scalino sotto la Fede è tutta un’altra cosa. Altrimenti, perché mi professerei monarchico o almeno non repubblicano?
Mario Draghi, e prima di lui il Fico nel suo intervento sui socials, hanno menato il can per l’aia e ripetuto solo parole d’ ordine, password mondialiste. Il problema lo ha poi chiarito il cardinale Parolin, precisando tra l’altro che la nota verbale ma formale, doveva rimanere riservata. E chiedendo in fondo e semplicemente, chiarezza su punti chiave e dolenti di una normativa troppo generica (secondo mia malizia, volutamente)
In poche parole: la Chiesa cattolica teme per le conseguenze penali della predica del catechismo e della Tradizione cattolica o almeno di quanto ne rimane, e teme per il suo gregge sebbene ormai risicato.
Un prete che legge durante la Santa Messa il passo della Genesi in cui “maschio e femmina Iddio li creo” rischia la segnalazione alla DIGOS o all’ OSCAD (l’apposita polizia che esiste da anni, le cui competenze saranno verosimilmente dilatate)?
Nel descrivere i sacramenti nel catechismo, si potrà ancora parlare del matrimonio che unisce “un uomo e una donna”? Sarà “odio”, con relative manette allo sfortunato catechista?
Avrà ancora senso (e questo è un nervo scoperto economico, siamo sinceri) iscrivere un figlio a una scuola sedicente cattolica dove Vladimir Luxuria potrà esigere di fare la sua brava propaganda né più ne meno che in una scuola statale?
Una suora potrà rivolgersi alla magistratura per “diseguaglianza di genere e mancanza di pari opportunità” non potendo celebrare Messa o dispensare sacramenti?
Un genitore cattolico potrà ancora dispensare ai figli una libera educazione, senza essere “rieducato” assieme a costoro da assistenti sociali e attivisti LGBT ?
La questione è grave e inedita, Super Mario lo sa bene e perciò ha tradito un certo nervosismo.
E l’aspetto più grave e pesante, in fondo beffardo, è che sia esplosa con Papa Francesco….
Veda un po’ Matteo Salvini come barcamenarsi senza perdere ulteriore affidabilità in termini di coerenza. Giorgia Meloni è pronta a ringraziare cordialmente per la prossima vagonata di voti cortesemente offerta.
A. Martino
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