SEMPLICI E UN PO’ BANALI, QUESTI EUROATLANTISTI SONO SEMPRE TUTTI UGUALI!

<< Semplici e un po’ banali … Io direi quasi prevedibili e sempre uguali >> così cantava Mina in “Acqua e Sale” e si stava riferendo agli uomini ed all’amore, ma queste due strofe potrebbero tranquillamente riassumere il Draghi pensiero che qualcuno con molta €uforia definisce Super ma che io invece circoscriverei nella tonalità del grigio.

Così, come un disco rotto, ripete sempre gli stessi concetti in ogni dove e il vertice NATO di Bruxelles non poteva essere avulso da tale modus operandi: << Siamo qui anche per la riaffermazione dell’Ue. L’Unione europea più forte significa una Nato più forte >> ha affermato l’ex Presidente della Banca Centrale Europea ed ancora: << Stiamo costruendo un’Ue più forte anche nel campo della sicurezza e della difesa, nella ferma convinzione del positivo contributo basato sulla complementarietà che l’architrave europeo può fornire per rafforzare ulteriormente la Nato. Vorrei sottolineare a tutti i nostri alleati non appartenenti alla Unione europea che questo è ciò che inequivocabilmente intendiamo per ‘autonomia strategica dell’Ue >>.

Quando, poi, il discorso si amplia allora Draghi sfiora il sublime, perché riesce ad essere ridondante all’inverosimile verso il concetto iniziale: << (la NATO) è l’Alleanza più potente e vincente della storia … (essa) è un presupposto necessario per preservare e rafforzare le nostre democrazie e i nostri sistemi economici e sociali … (quindi) è essenziale che la Nato si rivolga alla Comunità Transatlantica (Unione Europea)>>.

A tal riguardo il futuro Presidente della Repubblica italiana non ha mancato di sottolineare la discontinuità di Biden con Trump rappresentata, plasticamente, dalla prima visita ufficiale del Presidente degli Stati Uniti che, in questo caso, ha scelto l’Europa mentre il Tycoon aveva preferito andare in Arabia Saudita.

Peccato, però, che Draghi dimentichi il fatto che Biden sia venuto in Europa principalmente per due motivi:

  1. Il G7 in Gran Bretagna e quindi per imporre agli altri 6 “grandi” le direttive su come comportarsi nei confronti dei dossier russi e cinesi;
  2. Il vertice USA – Russia di quest’oggi a Ginevra.

Unico segno positivo di questa nuova attenzione della Casa Bianca per il vecchio continente è dato dalla fine dei dazi a seguito della guerra commerciale per la questione sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing.

Certo questo favorirà l’esportazione dei nostri formaggi, ma non ci salverà dall’invasione dei famigerati prodotti Yankee come il pollo al cloro o le carni agli ormoni piuttosto che i nuovi Ogm.

In altre parole lì dove Trump fallì, vedi dossier TTIP, qualcosa mi dice che l’Amministrazione Biden vi riuscirà.

Ah, un ultimo avviso ai naviganti: visto che Draghi deve ringraziare Renzi e quest’ultimo è intimo di Obama e di tutti i Democratici americani, vogliamo scommettere una pizza che a settembre 2022 l’ex Sindaco di Firenze sarà il nuovo Segretario della NATO?

Un motivo in più per leggere il mio ultimo libro “Uscire dall’Unione Europea – Opportunità Vs. Pregiudizi” nel quale invito il nostro Paese non solo a lasciare l’UE e l’Euro ma a liberarsi anche della NATO.

Lorenzo Valloreja

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