DAI NEMICI MI GUARDI DIO CHE DAI TRIBUNALI MI GUARDO IO
Sono stato invitato, da una televisione web USA in lingua Italiana, seguita più di un milione di ItaloAmericani, durante l’attesa della sentenza Floyd, a commentare il fatto in questione.
Ho così appreso che la pressione mediatica era talmente alta affinché uscisse una sentenza in tal senso, che il dispiegamento di forze dell’ordine era veramente imponente.
Fermo restando che la violenza, da qualsiasi parte venga, è da condannate, diverso è il significato che è stato dato a questa sentenza.
Il poliziotto sembra diventi il capro espiatorio di una serie di contrapposizioni razziali, bianchi e neri, e politiche democratici e repubblicani.
Non più, quindi il valore della vita di un essere umano che prescinde da ogni appartenenza, ma l’interesse fazioso che predomina.
Una sentenza che sembra esuli da ogni forma di equa di giustizia, ma veicolata da interessi di parte, spesso indirizzati da forti pressioni mediatiche da chi ha il potere.
Questo deve farci riflettere in quanto se analizziamo, ciò sembra essere assai diffuso in Italia.
Non faccio l’elenco per evitare inutili contrapposizioni, ma lascio a Voi il libero arbitrio della riflessione.
Ettore Lembo
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