GOVERNO DRAGHI ALLE PORTE: QUANDO IN TEMPI NON SOSPETTI NOI NE PARLAMMO MOLTI CI PRESERO A “PERNACCHIE”, INVECE AVEVAMO RAGIONE! PERCHE’? PERCHE’, A DIFFERENZA DI MOLTI, SIAMO IN GRADO DI LEGGERE LA REALTA’ E QUINDI ANCHE D’INDICARE LA VIA D’USCITA DA QUESTA TRAGEDIA IMMANE.

Nemo Profeta in Patria! Così recita un antica locuzione latina che letteralmente significa: Nessuno è profeta in Patria.

Capita spesso, quindi, che quando il nostro giornale si cimenti in elucubrazioni geopolitiche o analisi di politica interna, siano in molti – tra i soloni nullafacenti, ma non per questo non ben agghindati, pettinati ed attrezzati – ad alzare il mitico sopracciglio a mo di stupore e disprezzo per l’ennesima, a loro detta, fantasiosa boiata letta sul nostro misero giornalino.

E si, perché, la differenza che passa, tra questi signori e il sottoscritto, è che i primi sono lautamente pagati ed ingrassati – o per sporcare la carta dentro una qualche redazione di grido di una testata nazionale, così come per passare del tempo in qualche talk show o per votare pigramente delle mozioni in Parlamento che neanche conoscono – mentre noi de l’Ortis, pur essendo giornalisti iscritti all’ordine, svolgiamo la nostra attività volontariamente, senza nessuna remunerazione, per il solo bene della causa, cioè la salvezza della nostra Patria, l’Italia.

Se il lettore ha la pazienza di documentarsi e di leggere i fatti in maniera acritica, si renderà conto che ciò che ho appena affermato è tanto più vero quanto più è evidente che chi è stato formato e pagato per assolvere alla propria funzione pubblica di giornalista o parlamentare, in tutti questi mesi ed anni, non ha svolto minimante il proprio dovere.

Si badi bene, mi riferisco non tanto alle forze europeiste e globaliste nella loro declinazione mediatico politica, dalle quali non mi aspetto nulla, anzi! so bene dove vogliono andare a parare, quanto della cosiddetta opposizione ed in particolar quella che si definisce sovranista.

Perché dunque, i politici di quell’area, le testate più o meno simpatizzanti, gli attivisti, gli elettori, i facchini e per fino gli affini, non hanno smosso un dito in tutto questo tempo affinché non si arrivasse a questa maledetta terza fase, cioè alla nomina di Draghi a Premier?

Ma veramente tutto questo popolo ha mai creduto, sperato e sognato, che il Presidente Mattarella avrebbe sciolto le Camere in anticipo per concedere una facile vittoria alle forze critiche dell’Europa le quali, a loro volta, avrebbero avuto mano facile nell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica?

E poi, ma coloro i quali affermano che l’Europa sia riformabile ma ci credono veramente???

Veramente costoro credono che un’elezione politica possa risolvere i nostri problemi più di un’uscita repentina dall’UE, uscita poi che tra l’altro, come noi diciamo ormai da anni, dovrebbe essere accompagnata da un’altrettanto affrancamento sia dall’Euro che dalla NATO in favore della Russia di Putin?

Siccome non credo che solo il nostro giornale avesse la consapevolezza della realtà – né che il sottoscritto ed i propri collaboratori siano degli scienziati, mentre il resto degli operatori si trovino ancora nell’era quaternaria – devo considerare seriamente la malafede di molti.

Perciò, stante così le cose, cari lettori vi annuncio fin d’ora che il nostro giornale serrerà ancora di più le fila, iniziando proprio dal nostro Gruppo Facebook, luogo deputato ai lettori che vorranno collaborare attivamente alla diffusione delle nostro idee.

Noi non abbiamo la sfera di cristallo, eppure siamo stati capaci di decodificare perfettamente la realtà sia in ambito nazionale che estero e chi è in grado di leggere il presente è capace anche di trovare la via d’uscita da questa tragedia immane.

Noi ci siamo e voi?

Lorenzo Valloreja

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