MA COSA VOLETE CHE CONTI LA ZONA GIALLA, ARANCIONE O ROSSA? VI RENDETE CONTO DELLA REALE SITUAZIONE?

Da lunedì primo febbraio quasi tutta l’ Italia (con l’ eccezione delle sfortunate Puglia, Umbria, Sicilia, Sardegna, provincia di Bolzano) diventa zona gialla. E allora? C’è da festeggiare? C’ è da ringraziare Conte, Boccia, Speranza? C’ è da rallegrarsi per la buona disposizione d’ animo del Comitato tecnico-scientifico, della fantozziana serie “Com’è umano Lei….”.

Ma chi se ne importa, ma se per quanto mi riguarda facevano meglio a lasciar tutto com’era: sì, avete letto bene. Perché questo allentamento preluderà a un probabile irrigidimento penso proprio nell’ anniversario ai primi di marzo, di quello che a mio avviso è il golpe tecnico-sanitario: “chiudiamo oggi per salvare la Pasqua…”. Come bisognava analogamente “salvare il Natale”.

E poi, scusatemi: una sciata solitaria a tremila metri? Se tutto va bene, dal quindici febbraio? Certo, vuoi vedere che inizia la primavera come al solito precoce da trenta anni a questa parte con temperatura di diciotto-venti gradi? Ne abbiamo già qualche avvisaglia, altro che “giorni della merla”….Secondo me, il gran Comitato si è consultato con i meteorologi…..

Cinematografi, teatri? Ma neppure per sogno, ma facciamoci un abbonamento a Netflix, ma rimbambiamoci con la fiction di Sistema politicamente corretta RAI-Mediaset-Sky!

Pensiamo poi al cosiddetto “coprifuoco”. Il termine è assolutamente improprio, non vi è da “spegnere” le città a causa di bombardamenti aerei, semplicemente è soppressa la libertà di movimento dalle ore 22 alle 5. E l’illuminazione pubblica resta funzionante, dato che qualcuno per motivi di lavoro o di urgenza può pur sempre andare in giro. Che lo si chiami comunque, non coprifuoco, ma divieto di circolazione, la sua incostituzionalità è evidente. E’una innegabile manna per le forze di polizia, la cui vigilanza nelle ore più criminogene (o pericolose per il Potere) è enormemente agevolata, e la sua imposizione è ormai tranquillamente accettata dalla popolazione sempre più anziana anagraficamente, che va a dormire presto ed è lieta che i nipoti siano tenuti lontani dalle notti tentacolari della movida. E’una ottima soluzione definitiva, che probabilmente verrà sospesa durante le notti estive per dare una mano alla ristorazione e intrattenimento almeno delle località di vacanza: avete mai sentito parlare del bastone e della carota?      

Palestre e piscine: cari nostalgici del fitness, andiamo a correre come matti entro e non oltre le ore 22!

Come dicevo, questo tira e molla, questo stop and go nella sua incontrollata e incontrollabile dinamica giuridico-istituzionale, si autolegittima con l’acquiescenza di tutti gli altri poteri e funzioni statali non governative. Il tempo sarà pure galantuomo, ma spesso è pure un gran furbo: ormai solo la retorica di regime, solo l’ottimismo a libro paga dei giornaloni, solo l’incredibile subalternità del vertice ecclesiale postcattolico a un Cesare che si prende quello che è di Cesare ma pure quello che è di Dio (“il vaccino dovere etico….”); possono far finta che in fondo al tunnel quella luce sia del sole, e non di un treno in opposta direzione. Ogni mese in più è chiaro che non si sa se, quando e come, l’Italia ma anche tutto il cosiddetto Occidente usciranno da questa dannata trappola. Vogliono dare a vedere agli immancabili benpensanti e cerebrolobotomizzati che si sta “facendo il meglio possibile” per gestire l’emergenza.

Balle, balle, e ancora balle. Sta solo andando avanti un’agenda la cui meta non è ancora chiara nemmeno a noi, ma che un evidente vincitore ha già: la Cina, origine di tutto questo e oggettivamente sua beneficiaria con una spettacolare ripresa economico-produttiva.

A. Martino

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