Da nostre fonti parlamentari auterovoli siamo venuti a sapere che le dimissioni di Conte sarebbero ormai certe, ma non per costituire, in un secondo momento, un “Conte Ter”, quanto per abbandonare, proprio, la scena politica.

Tale scelta traumatica sarebbe stata imposta, pare, da un Avviso di Garanzia inviato, o che sta per giungere, a perosona o persone, molto vicine al Premier.

Tuttavia, se quest’ultimo decidesse di affrontare le pastoie giudiziarie, di sicuro, al Senato, troverebbe, nella giornata di giovedì, anche il voto contrario dei socialisti di Nencini, ergo Conte verrebbe egualmente defrenestrato.

Inoltre, è da sottolineare, sempre secondo le nostri fonti, come a cadere, necessariamente, dovrebbero essere, oltre la testa del Primo Ministro, anche quelle del Guardasigilli, Alfonso Bonafede, così come quella del Ministro all’Istruzione, Lucia Azzolina, e del Commissario Staordinario all’Emergenza Covid, Domenico Arcuri.

Vere e proprie conditio sine qua non per la transizione verso un Esecutivo Eurocratico.