Halloween : Messa nera festaiola e consumistica per le masse “occidentali” lobotomizzate
Ormai da molti anni, la festa (o l’apparentemente insulsa ricorrenza annuale) di Halloween ha messo radici anche da noi.
Le centrali di potere mondialista decidono e impongono tutto, non solo “nozze gay” o Euro : ricordo che la storia di Halloween iniziò alla fine del secolo scorso, con qualche articolo giornalistico che si ricollegava a un certo sottofilone cinematografico horror americano, poi con qualche cronaca di costume su “questa specie di Carnevale a sfondo horror, proveniente dall’America che inizia a piacere anche a noi”, per infine sfondare e dilagare presso la lobotomizzata opinione pubblica, in fondo piegabile a tutto, con le canoniche serate con dress code da vampiri o streghe o satanassi (molto più postmoderno e metropolitano lo zombie, in fondo metaforico della contemporaneità ), cene tutto compreso con zucca , scheletri e ragnatele in plastica , frotte di ragazzini a scimmiottare i loro coetanei americani con “dolcetto o scherzetto” elemosinanti caramelle e merendine di cui le loro case sono piene; e soprattutto deridendo e sconsacrando il Mistero per eccellenza, che è la Morte.
Ma dobbiamo essere oggettivi. Oltretutto, confesso il mio apprezzamento per i classici cinematografici horror. Halloween del terzo millennio, a parte l’antipatica artificiosità della sua introduzione in Italia ed Europa continentale per motivi scopertamente consumistici e di aggressione al portafoglio dell’ingenuo e benpensante suddito euroatlantista, ha , come ogni e qualsiasi iniziativa del mondialismo, una facciata superficialmente (ed effettivamente) legata al business e allo scambio di moneta, ma anche un’altra di progetto culturale. Ebbene, da questo punto di vista, la tenebra tra il 31 ottobre e il primo novembre, è stata strumentalizzata già nel mondo anglosassone in larga parte decattolicizzato ma fino a circa cento anni fa ancora definibile cristiano, in cui l’esorcizzazione del demoniaco, dell’orrido come concreta ipotesi postmortem anticamera dello sprofondare inappellabile nella dannazione, era un semplice pensoso brivido rituale di una notte, destinato a dissolversi con l’ alba della promessa e consolazione cristiana (e l’Ognissanti cattolico era la più concreta risposta).
Ora invece, qui come in Gran Bretagna o negli USA, Halloween non prelude a nessuna speranza o redenzione o vittoria . E’ la festa della Morte e dell’ Orrore e basta, forse la più congeniale e significativa ricorrenza di un cosiddetto Occidente col suo interminabile e satanicamente sacro genocidio abortista, con i suoi testamenti biologici, con i suoi suicidi più o meno assistiti, con i suoi traffici di organi strappati alle membra dei bambini di un villaggio africano o di una favela brasiliana; è il ribaltamento finemente demoniaco della classica iconografia arcangelica della disfatta e sottomissione del Maligno.
Ormai, persino i bambini del catechismo parrocchiale hanno imparato che il primo novembre la scuola è chiusa “perché è Halloween”; il giorno di tutti i santi è scomparso come quello del singolo santo sul calendario, fagocitato dalla demoneggiante e disperata contemporaneità come il latino liturgico o la pompa papale che rimandava al timore di Dio, e alla fiducia nella Sua potenza. E se il due novembre genitori praticamente atei anche se bazzicanti messe o parrocchie, porteranno quei bambini a uno stanco e rituale depositare fiori dinanzi a una lapide tombale, sarà solo folclore di matrice cattolica duro a morire come la Prima comunione.
Ridateci l’undici novembre di San Martino con le sue zucche e i ceppetti sui pulsanti dei citofoni, e soprattutto Ognissanti !
A. Martino
Complimenti per il modo di scrivere veramente raffinato. Concordo in pieno con il contenuto sebbene mi renda oramai conto che siamo inevitabilmente succubi di scelte e di modi di fare che non ci appartengono dal punto di vista culturale. Purtroppo è così. Sebbene personalmente io fatichi non poco a ressegnarmici!
Caro Giuseppe, proprio perché noi, come te, non ci rassegniamo (altrimenti che sovranisti saremmo???) … abbiamo intrapreso questa avventura. A questo punto anche tu potresti essere dei nostri … che dici?