Teramo: regali manti di ermellino, catechesi di Pensiero Unico e apertura di campagna elettorale
E’ assai difficile cambiare pagina in Italia, almeno rassegnandosi a prendere atto dei risultati elettorali : d’altronde in tutto il sistema euroatlantista (il cosiddetto Occidente ) è così . Altro caso macroscopico è l’elezione di Trump negli USA . Il cosiddetto estabilishement (cioè l’oligarchia professante Pensiero Unico ) esercita pur sempre un ferreo monopolio della formazione dell’opinione pubblica, grazie alla presa di possesso dei gangli vitali di università, fucine culturali a qualunque livello, editoria, mass media. Ciò a causa del progressivo tramonto tanto della razionalità quanto e soprattutto, della spiritualità occidentali, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, iniziato ( o almeno presentato) come nuova era luminosa (e illuminista) di progresso e libertà universali ormai irreversibili, ma poi naufragati (o meglio disvelatisi) come inveramento degli orwelliani fattoria degli animali, o grande fratello; come cappa universale di conformismo sempre più tendenzialmente totalitario (vedasi l’ormai paraisituzionale politicamente corretto); come tempo in cui, per dirla con Chesterton, si impugnerà la spada per sostenere che l’erba è verde.
Un infernale “combinato disposto” di secolarismo, materialismo, nichilismo, spengleriano tramonto dell’Occidente, per cui un Trump, un Bolsonaro, una Le Pen o un Salvini o un Di Maio, o lo scomodissimo zar Vladimir costituiscono sì, gravi incidenti di percorso od ostacoli a un delirante e sostanzialmente neonazista Nuovo Ordine Mondiale, ma ancora non riescono a tagliare la testa di questo tremendo anaconda che ci soffoca, ansioso di fagocitare tutto e tutti “non lasciando nulla”.
Una ultima allarmante dimostrazione si è avuta a Teramo, sabato 27 ottobre nell’aula magna Benedetto Croce dell’Università di Teramo: in assoluta pompa magna, con tanto di magnifico rettore in manto di ermellino ( come la mettiamo, con gli animalisti?) e banda dei carabinieri, si è conferito il premio Guido II degli Aprutini (chi era costui, forse un goliarda?) alla scrittrice Edith Bruck e alla senatrice Emma Bonino. Ma soprattutto, si è assistito a un serrato attacco verbale all’attuale governo e alle sue linee guida , e a una catechesi di Pensiero Unico riservata agli studenti, di totale discutibilità se non pretestuosità. Qualche citazione esemplificativa .
Edith Bruck : “Auschwitz non passa e non deve passare. Non per quello che è accaduto ieri, ma per quello che può accadere oggi. Bisogna allontanare questa onda di odio che gira per l’Europa.”
Emma Bonino : “…Nel nostro Paese è in gioco la democrazia stessa, con attacchi alla Costituzione, alla divisione dei poteri, alla libertà di espressione, al presidente Mattarella. E’ in atto un assalto alle libertà, accompagnato da un bullismo verbale squadristico inaccettabile.
Senz’altro sintetico ma molto chiaro il messaggio del vice presidente uscente del CSM Legnini, papabile alla candidatura di sinistra (ovviamente, dato il parterre) alla Regione Abruzzo : “Errate le risposte isolazioniste e sovraniste”. Ipse dixit.
Il senatore D’Alfonso : “…La resistenza di Emma Bonino rispetto alle difficoltà di portare avanti i principi…” è stato tutto sommato il più generico e cauto, ma in fondo patetico se si pensa che il “politico cattolico” stava lì a incensare, come in fondo da magistero bergogliano, una delle primarie pasionarias italiane dell’aborto.
Che dire dell’ex primo ministro belga di origine abruzzese Di Rupo, attivo e notorio esponente del mondo LGBT?; anche questo signore ci è andato pesante. Sentiamo un po’ le sue parole, sempre dal giornale regionale del Pensiero Unico “Il Centro”: “..Mi rammarica vedere il vostro bellissimo Paese allontanarsi dalla sua tradizione di libertà e democrazia. Cari studenti, come potrà essere l’ Europa con estremisti e populisti al potere?”.
La sinistra ha aperto a Teramo la sua campagna elettorale per le elezioni regionali se non anche per le europee, e non mi meraviglierei se la banda militare abbia suonato “Bella ciao”. Se questa è cultura, io mi proclamo ignorante (anche se proprio a Teramo mi laureai).
Peccato che questa manifestazione politica sia stata pagata, in ultima analisi, con i soldi anche dei cittadini contribuenti che non si riconoscono nella Sinistra; e che elettoralmente, a quanto pare, sono la maggioranza sempre meno silenziosa (e per lor signori, questo è il vero scandalo).
Antonio Martino
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