“E DOPO DICE CHE UNO VUOLE USCIRE DALLA NATO…”
Servi, siamo solo dei servi! È questa l’amara verità, ma la vera fregatura è che la stragrande maggioranza degli italiani, alle prese con il terrorismo mediatico dell’emergenza CoronaVirus, non è ancora cosciente.
Eppure basterebbe ben poco per capire in che contesto ci stiamo muovendo.
Prendiamo, ad esempio, le case farmaceutiche dalle quali il nostro Paese acquisterà una dotazione molto ampia di vaccini per immunizzare potenzialmente tutta la popolazione e conservare scorte di sicurezza.
Ebbene l’Italia comprerà ben 202 milioni di dosi ripartite nel seguente modo:
- AstraZeneca (Regno Unito): 40,38 mln di dosi;
- Johnson & Johnson (Stati Uniti): 26,92 mln di dosi;
- Sanofi (Francia) 40,38 ml di dosi;
- Pfizer BionTech (Stati Uniti – Germania) 26,92 di dosi;
- CureVac (Germania) 30,285 di dosi;
- Moderna (Stati Uniti) 10,768 di dosi.
Quindi, riassumendo, saremo costretti a comprare 51 milioni di dosi dagli USA, 43 milioni dalla Germania e altri 40 milioni, tanto dalla Francia, quanto dalla Gran Bretagna.
Insomma, guarda caso, sono rispettate le gerarchie dei maggiori contribuenti della NATO, peccato che, come al solito, anche questa volta, i benefici si fermino poco prima del nostro Paese.
Così non solo non abbiamo un vaccino tricolore, ma, non ci verrà mai e poi mai inoculato, un vaccino di gran lunga superiore rispetto a quelli pocanzi citati, lo “Sputnik V”.
Quest’ultimo, elaborato dall’istituto Gamaleya di Mosca – è stato il primo vaccino al mondo ad essere brevettato, è stato infatti registrato questa estate – dal costo pressoché simbolico, può essere conservato ad una temperatura che si aggira intorno agli 8 gradi, non ha bisogno di richiami ed ha una ricaduta positiva nel 98% dei casi, ed allora perché il nostro Paese non ha potuto acquistarlo? Forse perché Putin è geloso di questa scoperta e la vuol tener segreta e disponibile solo per i suoi connazionali?
No di certo! Anzi, è stato proprio il Presidente della Federazione Russa, in più di un’occasione, a voler offrire la scoperta del proprio Paese a tutto il genere umano, ed allora?
Semplice, c’entra la geopolitica, il gioco degli equilibri e dei contrappesi. Noi facciamo parte dell’Alleanza Atlantica? Si, ed allora lo scopo principale di questa alleanza e di infastidire la Russia, sfibrarla con le sanzioni e le provocazioni, indi per cui non una sola boccetta di vaccino russo potrà mai essere venduta tra gli alleati di Washington.
A riprova di quanto sto affermando si vada a vedere cosa è successo questa settimana alla Turchia di Erdogan, la quale, membra della NATO, è stata sanzionata dagli Stati Uniti perché intenta a comprare dalla Federazione Russa una partita di missili antiaerei S-400.
Come potete notare la legge non è uguale per tutti, infatti mentre la Turchia nel Mediterraneo, nel silenzio più assordante non solo della nostra classe politica, ma anche dei nostri alleati, ci sta letteralmente prendendo a pernacchie, gli Stati Uniti non si fanno passare, è proprio il caso di dirlo, la “Mosca” sotto il naso e randellano il califfo sulla gobba senza colpo ferire.
Noi invece, siccome non siamo alleati degli americani, ma, attualmente, servi di questi ultimi, non siamo neanche capaci di riportare in Patria quei poveri pescatori di Mazara del Vallo, i quali sono detenuti ingiustamente in Cirenaica da ben 107 giorni.
Si pensi che il nostro stato di servitù è talmente conclamato che anche nella futura somministrazione del vaccino saremo l’ultimo Paese a concludere il processo vaccinale.
Chiaramente prima gli Stati più potenti e poi gli altri.
Questa la scaletta impostaci:
- A partire dal primo trimestre 2021 (Gennaio – Marzo) le prime dosi;
- Una massiccia somministrazione nel secondo e terzo trimestre (Aprile – Settembre) 2021;
- Conclusione della campagna di vaccinazione nel quarto trimestre (Ottobre – Dicembre) 2021.
In altri termini l’Italia dovrebbe tornare alla normalità nel 2022, con buona pace degli operatori economici nazionali.
Insomma se l’Italia non dovesse riuscire a fallire ore di certo non fallirà mai più!
Tuttavia è altresì vero che al peggio non c’è mai fine.
Perciò se Renzi, a seguito della elezioni di Joe Biden alla Casa Bianca, dovesse diventare veramente Segretario Generale della NATO sarebbe un ulteriore motivazione per noi ad abbandonare l’Alleanza Atlantica.
Infatti l’ex Sindaco di Firenze è il più filoamericano tra tutti i nostri politici e rivestendo quella carica di certo non si straccerebbe le vesti per favorire una posizione dominante dell’Italia, se mai, farebbe ne più e ne meno, ciò che gli verrebbe ordinato da Washington, cioè di sicuro andare contro i nostri interessi.
Ragion per cui per tornare ad essere padroni del nostro destino non basta Uscire dall’Unione Europea e dall’Euro, ma occorre senz’altro, uscire anche dalla NATO.
Lorenzo Valloreja
Non fa una piega, grande Lorenzo!
Certo che immaginare il bomba di Rignano a capo (si fa per dire) della Nato, da’i brividi…