LA DITTATURA SANITARIA MINACCIA MENTI CRITICHE E DISSIDENTI. L’ITALIA SI AVVIA A DIVENTARE UNA REPUBBLICA FONDATA SUL VACCINO?
“Chi ha dei dubbi sul vaccino Covid verrà zittito, non avrà diritto di parola, non scherziamo più”.
Parole di Andrea Romano, livornese deputato del PD , che dei suoi trascorsi universitari russi all’ epoca del crepuscolo sovietico, ha dismesso quasi tutto: e non poteva essere diversamente, dato il suo sfaccettato percorso tra PDS, Italia futura di Montezemolo, Scelta civica giocattolo fallimentare di Mario Monti primo di una lunga serie di premier euromani e non eletti ecc., case editrici estremiste del politicamente corretto (Einaudi, Marsilio), fondazione Gramsci e infine il PD da renziano però non scissionista. Non poteva essere diversamente, in questo itinerario intellettuale emblematico della cosiddetta Sinistra europea, che ha semplicemente sostituito sulla sua edicola votiva la defunta Unione Sovietica con la giovane Unione europea. Con enorme rancore proprio per la Russia putiniana, che al contrario delle loro carriere e cursus honorum, non si è fatta comprare dalla finanza mondialista e dalle sue teste di paglia egemoni nel sistema “culturale”.
Quasi tutto, però dicevo.
Innanzitutto la sua conoscenza della lingua di Pietro il grande, e di Dostoevskij e Tolstoi resta eccellente, ne è testimonianza l’assurdo intervento parlamentare in lingua russa per deridere l’allora ministro dell’ Interno Matteo Salvini per i presunti fondi russi della Lega.
E poi, a quanto pare, leninismo e stalinismo, astratti dalla loro ideologia di lotta di classe, restano validissimi modelli di prassi per l’ eliminazione del dissenso a 360 gradi: come ieri per questi erano avversari da eliminare fisicamente i monarchici zaristi alla pari dei rivoluzionari liberali e socialdemocratici, dei contadini “possidenti” cioè non indigenti, degli intellettuali “borghesi” cioè non marxisti, dei preti, dei “revisionisti” e di tutto il resto del mondo; oggi per questi satrapi del mondialismo sanitario dittatoriale , anche se i tempi ancora impediscono drastiche soluzioni alla Lenin, nel mirino di questa gente…ci siamo per esempio noi che osiamo non certo negare l’ evidente grave problematica sanitaria, ma ne analizziamo la dinamica di strumentalizzazione per l’ edificazione di una società anzi di una civiltà dove “nulla sarà come prima”.
Questa agghiacciante promessa o minaccia, qui lo ripeto, se la fecero sfuggire (vedi Spadafora) durante i giorni fondativi della dittatura sanitaria assieme all’ orwelliano #andràtutto bene: è allora che nacque quello che definisco (nessuno lo ha ancora fatto) il terzo governo Conte, instaurato dai famosi o famigerati DPCM che, semplici atti amministrativi della Presidenza del Consiglio dei ministri, redatti su impulso e direttiva di un Comitato tecnico-scientifico di fantomatica composizione, fantomatica sede, fantomatiche date di convocazione, fantomatica verbalizzazione e meccanismi decisionali, ha sospeso tutti o quasi i diritti costituzionali. E dato vita a una vera e propria dittatura tecnico-sanitaria fondata su uno stato di emergenza che probabilmente mai finirà (almeno fino al 2023, se effettivamente faranno votare per il parlamento).
Riguardo la gestione del dissenso, finora siamo solo alle minacce e alle intimidazioni. Ma come dimostrano i suddetti delirii totalitari in brodetto alla livornese, non è affatto escluso che una operazione così succulenta economicamente come quella dei vaccini, non induca questi soggetti che non sottovaluto assolutamente, alle vie di fatto. Ad esempio, il tesserino da vaccinato per muoversi nel consesso civile suggerito da Alessandro Gassmann (un tatuaggio sul braccio, no?) potrebbe essere una buona idea.
E poi si infuriano invitando a fare “un giro nelle corsie di ospedale” , se sentono parlare di dittatura sanitaria…..
A.Martino
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